“Verità per Bobo”. A chiederlo un gruppo di animalisti che attraverso i social spiegano la vicenda. A farsi da portavoce è Tiziana Falcone, animalista di Baronissi. “E’ morto Bobo, il gigante buono, il giovane cane di 2 anni accalappiato a Fisciano dagli operatori dell’ Asl dopo una denuncia di uno studente  per un presunto morso, di cui si ignorano i motivi, da parte di Bobo. Prima di allora il cucciolone, solo apparentemente grande, da sempre vagante  non aveva mai morso nessuno.  Era Ben voluto dagli studenti di Fisciano con i quali notoriamente trascorreva intere serate.  Mai mostrato segni di aggressività, mai episodi che lo connotassero come cane mordace” – raccontano con rabbia mista a dolore i volontari del luogo.  “Bobo era un cane tranquillo, innocuo, indipendente, abituato ai suoi spazi e la sua cattura è diventata un’esecuzione”, protestano a voce alta gli animalisti. Alcuni animalisti scossi per l’accaduto, si chiedono i motivi di quella cattura, di come sia stato gestito il risveglio del cane dopo la sedazione sparata col fucile, contestandone la procedura. Il cane il giorno successivo alla cattura sarebbe stato trovato morto nel box.

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