Gremito, questa sera, 21 agosto 2024, l’atrio della Cattedrale di Salerno, in occasione della tradizionale Alzata del Panno di San Matteo Apostolo, Patrono della nostra cittŕ. A presiedere l’evento che segna l’inizio delle celebrazioni dedicate a San Matteo, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, S.E. Monsignor Andrea Bellandi. A conclusione della santa messa celebrata nella Cripta del Duomo dal parroco Don Felice Moliterno, il corteo con la Reliquia del “Braccio” e il Panno del Santo, poi innalzato. “Ogni anno, carissimi, ci ritroviamo in questo momento dell’Alzata del panno di San Matteo, che inaugura il mese dei festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono, ascoltando il brano delle Beatitudini. – ha esordito l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi  -Quest’anno le parole di Gesů risultano particolarmente significative: Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati… Beati i miti, perché avranno in ereditŕ la terra… Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia… Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio…. Tutti verbi al futuro, che ci fanno capire come la realizzazione piena di queste Beatitudini – e purtroppo ne abbiamo conferma in questi tempi assai tribolati – č da attendersi solo alla fine dei tempi. Tuttavia, al presente, tutti devono instancabilmente cooperare affinché questo orizzonte escatologico (cioč finale) inizi a realizzarsi anche nel tempo che viviamo. E’ una responsabilitŕ, questa, affidata a tutti gli uomini di buona volontŕ (Beati i poveri in spirito, perché di essi – giŕ ora – č il regno dei cieli) e particolarmente a noi cristiani, perché Cristo č il Re della Pace”.

“Il trono di questo Re č dato dalla coscienza degli uomini che credono alla misericordia, alla pace, al dialogo, alla fraternitŕ universale e per questa fede sono disposti a dare la vita (Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande č la vostra ricompensa nei cieli). – prosegue S.E. Monsignor Bellandi - La Pace che Cristo ha realizzato per noi sulla croce č costata un prezzo altissimo. Anche noi dobbiamo pagare un prezzo alla Pace: č la nostra conversione, il nostro cambiamento di mentalitŕ: dalla ricerca del potere al servizio, dalla cultura dell’indifferenza a quella del prendersi cura, dalla ricerca egoistica dello star bene a quella rivoluzionaria del voler bene. Ci vuole un grande atto di fede e di coraggio per diventare costruttori – o come dice Papa Francesco – artigiani di pace. Chiediamo a San Matteo che ci aiuti, personalmente e come comunitŕ salernitana, a crescere nella fede e nella speranza, percorrendo sentieri di pace e di amore vicendevole. Insieme alla preghiera, questo sarŕ anche il nostro contributo per aiutare a costruire la pace nel mondo”, ha aggiunto S.E. Monsignor Bellandi.

L’Arcivescovo, in attesa del programma definitivo e dettagliato, ha, dunque, annunciato,  le celebrazioni piů significative che si terranno in onore del nostro Santo Patrono. “Dal 18 al 20 settembre si terrŕ il triduo liturgico in preparazione alla solennitŕ di San Matteo: mercoledě 18, alle ore 19, la S. Messa sarŕ presieduta dal Vescovo ausiliare di Salerno, mons. Alfonso Raimo. Giovedě 19, alla stessa ora, la celebrazione eucaristica sarŕ invece presieduta dall’Arcivescovo di Torino, mons. Roberto Repole, che sarŕ anche uno dei relatori alle tradizionali Giornate matteane, organizzate dall’Ufficio Cultura e Arte, che si svolgeranno nell’atrio della Cattedrale alle 20.15 nelle serate di mercoledě 18 e giovedě 19, dopo le celebrazioni eucaristiche. Venerdě 20, alle ore 19, si terranno i primi Vespri capitolari presieduti dall’Arcivescovo, con la presenza dei Superiori e degli alunni del nostro Seminario. Al termine, si svolgerŕ il rito della raccolta della Manna. – fa sapere S.E. Monsignor Bellandi - Il Pontificale in onore di San Matteo, sabato 21 settembre alle 10.30, sarŕ da me presieduto, ma č stato invitato anche il ministro generale dell’Ordine dei frati minori, padre Massimo Fusarelli, che terrŕ l’omelia. La ragione di questo invito č data dal fatto che in questi anni (dal 2023 al 2026) ricorrono gli 800 anni di alcuni momenti fondamentali della vita di San Francesco, che hanno segnato anche la vita dell’intera Chiesa. Quest’anno viene ricordato, in particolare, l’episodio delle Stimmate, mentre l’anno scorso erano gli 800 anni del Presepio di Greccio e della Regola francescana. Il prossimo anno sarŕ ricordato il Cantico delle creature, mentre nel 2026 ricorreranno gli 800 anni della morte del Santo. Ci č sembrato significativo unire quindi la ricorrenza del nostro Santo Patrono Matteo a quelle del Poverello di Assisi, anche perché ai frati minori č affidata la Custodia di Terra Santa, terra a noi particolarmente cara e oggi drammaticamente sconvolta dal terrorismo e dalla guerra”. Nella serata del 21 settembre, alle ore 18, come da tradizione, si terrŕ infine la solenne processione per le vie di Salerno, che si concluderŕ con una celebrazione eucaristica nella Cripta di San Matteo.

Con preghiera di massima divulgazione,

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