La cittŕ di Pagani contribuisce con un suo figlio al ripristino delle condizioni di sicurezza e normalitŕ in Libano nell’ambito della missione denominata Military Tecnichal Committee – for Lebanon (Mtc). Il generale Diodato Abagnara, paganese di origine , č uno degli attori principali dell’impegno italiano in Libano. Sua la guida del Comitato Tecnico Militare che si occupa di supportare le Forze Armate libanesi e la popolazione locale. Il Generale Abagnara ha di recente inaugurato un nuovo hub umanitario che ha due importanti funzioni: ripristinare le condizioni di sicurezza nella regione e facilitare il ritorno degli sfollati, un segno tangibile dell’efficacia della cooperazione internazionale. Continua dunque l’impegno italiano in Libano a supporto della popolazione e per l’addestramento ed il potenziamento della capacitŕ della mobilitŕ delle Forze armate libanesi. Il Comitato č composto da 8 nazioni partner (Francia, Germania, Spagna, Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Olanda). Questi paesi hanno unito le forze per affrontare le criticitŕ che affliggono il Libano del sud, le cui condizioni di sicurezza sono recentemente deteriorate. La guida della missione č italiana ed č ,come detto, del Generale di Divisione italiano, Abagnara, e opererŕ in tutto il territorio libanese, in accordo con le risoluzioni delle Nazioni Unite sul Libano e in sinergia con le truppe italiane giŕ presenti facenti parte del contingente Unifil e della Missione Bilaterale Italia-Libano (Mibil). Il nuovo hub logistico, progettato per sostenere gli istruttori italiani durante le attivitŕ di addestramento, rappresenta un progetto chiave del Comitato. Questo non solo permette un miglioramento tattico delle Forze Armate libanesi (LAF), ma offre anche una risposta immediata alle necessitŕ umanitarie della popolazione locale. L’ltalia svolge un ruolo di primo piano in questo contesto, fungendo da punto di ingresso e coordinamento delle proposte e inizilative dei paesi partner e guidando il rafforzamento e il miglioramento della capacitŕ e della mobilitŕ delle forze armate libanesi( LAF). L’iniziativa prevede diverse fasi, come l’incremento delle operazioni congiunte con le LAF a sud del fiume Litani, con il supporto e il consenso della popolazione locale, per mantenere la presenza di personale specializzato UNIFIL. Richiede inoltre il supporto costante ed essenziale degli istruttori MIBIL e la realizzazione di attivitŕ ad alto impatto sociale tra unitŕ CIMIC, organizzazioni™ governative e non governative, per garantire una presenza coerente sul territorio e favorire il ritorno degli sfollati. Inoltre, l’iniziativa si concentra sullo smaltimento degli ordigni esplosivi e su un impegno concreto per migliorare le condizioni di vita delle LAF. L’impegno italiano in Medio Oriente non č solo una questione di sicurezza; č anche un messaggio di pace e cooperazione internazionale, valori fondamentali per la convivenza dei popoli. Attraverso il generale Diodato Abagnara al timone del Comitato, l’Italia continua a svolgere un ruolo cruciale nel delicato equilibrio del Libano e del suo futuro. Un aspetto rilevante della missione italiana č la recente consegna di circa 10 tonnellate di beni di prima necessitŕ, tra cui medicinali,apparecchiature mediche e generi alimentari, grazie alla solidarietŕ di diversi donatori italiani, distribuiti alla popolazione locale . Da anni, migliaia di soldati italiani contribuiscono alla stabilitŕ nella regione, operando come caschi blu di UNIFIL e all’interno della MIBIL, la Missione Militare Bilaterale italiana a Beirut e si inserisce in un contesto in cui la pace rappresenta un valore fondamentale per la convivenza dei popoli

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