A seguito del Fallimento dell’Area EX COPMES, mai condiviso da
codesta Amministrazione, che ha, tra l’altro, visto archiviare tutti gli iniziali indagati a seguito
delle note vicende che hanno coinvolto vari professionisti e consulenti, il Comune di Scafati con
Delibera di Giunta del 30.08.2024ha dato mandato all’Ufficio Legale di costituirsi parte civile
(parte offesa) nel procedimento penale a carico di un noto professionista che ha redatto la
perizia nell’interesse del Tribunale fallimentare attestando falsamente un valore 10 volte più
basso e permettendo un deprezzamento dell’area.
Il Comune di Scafati è al fianco della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore
nell’interesse della Città anche al fine di valutare la correttezza dell’intera procedura
fallimentare, con la possibilità di recuperare parti di proprietà che non possono essere ancora
regalate o svendute agli avvoltoi di turno come avvenuto in passato senza intervento delle
Istituzioni.
A tal riguardo il Sindaco Pasquale ALIBERTI: “Mai creduto al fallimento della Area EX ALCATEL,
posto che il valore degli immobili realizzati dall’Amministrazione era certamente superiore ai
debiti. Se il Comune di Scafati, in passato, non si è opposto alla svalutazione dell’area, ho i miei
sospetti,suffragati dalle carte che ho dovuto leggere quando sono stato indagato e poi archiviato
per bancarotta fraudolenta, a seguito degli arresti delle stesse persone che avevano relazionato al
Tribunale fallimentare. Strana cosa è che la politica che mi ha preceduto abbia girato la faccia
dall’altra parte.”
L’Assessore al Contenzioso, Avv. Diego CHIRICO, in merito al rinvio a giudizio del Consulente
del Tribunale: “Rispetto per gli uomini, meno per gli sciacalli politici e imprenditoriali che a
discapito di professionisti infedeli hanno speculato su un bene pubblico. È una vergogna che i
Commissari prima e la politica dopo non siano intervenuti a salvaguardia di un patrimonio
pubblico quale l’area EX COPMES. Con questa costituzione di parte civile il Comune di Scafati
chiederà una provvisionale di almeno € 1.500.000,00 quale differenza tra il prezzo di acquisto
dell’area oggetto di reato e l’effettivo valore della stessa”.