Importante operazione di servizio nel carcere di Poggioreale, a Napoli. “Nella mattinata di oggi gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno fermato un uomo che si accingeva a consegnare un pacco destinato ad un detenuto. L’uomo ha dichiarato al personale di polizia penitenziaria di essere il cugino di un detenuto ma dai controlli effettuati non č emerso nessun legame di parentela e successivamente nel controllare il pacco sono stati rinvenuti circa 200 gr di sostanza stupefacente”, informa il Segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci. “Grazie ai controlli svolti dagli uomini della Polizia Penitenziaria l’uomo č stato scoperto, ed č stato arrestato. Il compiacimento del Sappe va al personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Poggioreale che, con professionalitŕ ed acutezza porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno del penitenziario, nonostante la critica carenza di organico, che si attesta a circa 200 unitŕ in meno, ed il grave sovraffollamento. Basti pensare che presso il carcere piů affollato d’Italia vengono svolti circa 500 colloqui al giorno e consegnati circa 500 pacchi giornalieri da controllare”.

“E’ un fenomeno sempre piů in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni. L’operazione č la testimonianza della professionalitŕ della Polizia Penitenziaria, che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e trattamento, svolge con abnegazione e competenza l’attivitŕ di Polizia”, commenta Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. “Il SAPPE esprime piena soddisfazione per tutta l’operazione svoltasi, nonostante il personale in servizio presso il penitenziario di Poggioreale č sotto organico, ha intensificato la propria attivitŕ di intelligence; quindi, č doveroso un ringraziamento a tutte le unitŕ in servizio c/o le varie unitŕ operative per il sacrificio quotidiano al servizio della Nazione”. “Al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria rinnovo la richiesta di interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica di ultima generazione per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o ogni altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani”, conclude il leader del SAPPE, che ai vertici regionali e ministeriali dell’Amministrazione Penitenziaria chiede un netto “cambio di passo” nelle attivitŕ di contrasto all’indebito possesso ed uso di telefoni cellulari e droga in carcere “a tutela di coloro che in prima linea delle sezioni detentive del carcere di Napoli Poggioreale rappresentano lo Stato, ossia gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.

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