Nell’ambito del dispositivo adottato dal Comando Provinciale di Avellino, finalizzato alla tutela del made in Italy per il contrasto agli illeciti che colpiscono la filiera agroalimentare, sono stati sottoposti a sequestro 660 litri di olio extravergine d’oliva, di origine sconosciuta e privi delle necessarie indicazioni commerciali.

L’attività di servizio, condotta dai finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo di Avellino nell’ambito del controllo economico del territorio, ha riguardato un’autovettura, con a bordo due soggetti, che a seguito di ispezione è risultata trasportare il prodotto in questione. All’atto del controllo né il conducente e né il passeggero sono stati in grado di esibire alcuna documentazione riferita alla provenienza, produzione, confezionamento e la destinazione dell’olio, asseritamente EVO.

Pertanto, i militari, insospettiti, procedevano ad un’ispezione accurata dei contenitori, riscontrando che le latte contenenti l’olio erano etichettate genericamente, con informazioni riferite esclusivamente ad “Olio Extra Vergine d’Oliva”, senza riportare le indicazioni previsti dalla stringente normativa comunitaria di settore circa la tutela del consumatore, tra cui il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare, nonché la tracciabilità ed il paese di origine.

La merce rinvenuta è stata conseguentemente sottoposta a sequestro ammnistrativo, ex art 13 della Legge 689/1981, in ragione della riscontrata violazione delle disposizioni di cui all’art. 9, paragrafo 1 lett. h) Regolamento UE 1169/2011.

L’operazione odierna testimonia la particolare attenzione che la Guardia di Finanza di Avellino rivolge alla tutela del comparto agroalimentare, settore trainante dell’economia nazionale ed irpina ed anche uno dei più rappresentativi dell’Italia nel mondo, grazie alla capacità delle nostre aziende di valorizzare le produzioni tipiche, rinnovando e salvaguardando, al contempo, le tradizioni enogastronomiche.

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