“Un atto dovuto” –
così i consiglieri comunali di minoranza di Roccapiemonte Giuseppina Polichetti, Luisa Trezza, Giovanni Adinolfi e Giuseppe Ciancio definiscono il ricorso al Consiglio di Stato contro la delibera di approvazione del Puc.
«Dopo giorni di ampio confronto e sana riflessione, abbiamo deciso di proporre appello alla sentenza del Tar Campania- Salerno che ha rigettato il nostro ricorso contro la delibera di adozione del Piano urbanistico, approvato con delibera di consiglio comunale n. 63 del 29 dicembre 2023.
In questa fase preferiamo non avventurarci in discorsi squisitamente giuridici ( NON è QUESTA LA SEDE), ma occorre precisare che una delle nostre funzioni è quella di controllare l’operato di questa amministrazione: riteniamo che questo piano non abbia alcuna “visione” di territorio, oltre che essere, a nostro avviso, viziato nella sua approvazione.
Assisteremo, in questi giorni, alla solita campagna di strumentalizzazione e di mistificazione dell’avversario, che questo sindaco porta avanti già da molti mesi e ci teniamo, quindi, a fare alcune precisazioni:
-l’appello proposto non sospende l’esecutività della sentenza di primo grado e quindi l’ente, legittimamente, può procedere a dare attuazione al piano urbanistico;
-chiunque voglia investire sul nostro territorio può farlo, non lasciatevi abbindolare dalle solite storielle del lunedi;
– i costi del giudizio sono a totale carico degli scriventi, che da più di due anni denunciano la cattiva gestione economico- finanziaria del nostro Comune e sono aperti a qualsiasi dibattito pubblico, al fine di evidenziare tali mancanze.
Chi ci conosce sa bene che non rappresentiamo interessi particolari, non abbiamo clienti e/o sponsor, cerchiamo semplicemente di dare un contributo, con le nostre azioni, allo sviluppo e alla vivibilità del nostro paese, frazioni comprese.
Siamo uomini e donne libere al servizio di questa comunità e che si assumono la responsabilità di dissentire, nelle sedi deputate, dai provvedimenti adottati da questa amministrazione, consapevoli che i cittadini potranno liberamente giudicare il nostro operato. E non ci fermeremo neanche al Consiglio di Stato» – hanno concluso i quattro consiglieri comunali di opposizione Polichetti, Trezza, Adinolfi e Ciancio.
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