Comunicato stampa del Consigliere comunale di Scafati Michele Grimaldi a nome della Coalizione “Ora e sempre Scafati”
Â
Nei giorni scorsi abbiamo segnalato all’Ispettorato del Lavoro e ad altri organismi competenti, quali la Prefettura e la Corte dei Conti, il mancato rispetto della società in house ACSE s.p.a. circa la normativa vigente in materia di lavoro a tempo determinato e somministrato.
Come abbiamo appreso da alcune nostre interrogazioni, infatti, la società in house ACSE spa ha 46 dipendenti a tempo indeterminato e 25 somministrati a tempo indeterminato, con un rapporto del 54,63%.
Â
La disciplina vigente, invece, pone un limite percentuale di ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato, con la possibilità di assumere lavoratori a termine in misura non superiore al 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato. E contestualmente stabilisce che il numero dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato o in somministrazione a tempo determinato non può eccedere complessivamente il 30% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato.
Ci troviamo dunque dinanzi ad una palese violazione della norma.
Alla quale si aggiunge il fatto che l’ASCE in un anno ha impegnato oltre 300.000 euro per società di lavoro interinale, con procedure che sembrano evidenziare un indebito frazionamento degli appalti, e che denotano la completa mancanza di programmazione da parte della società : nel mentre si continua a favorire il lavoro precario, ed un sistema basato sull’assenza di libertà dei lavoratori.
Nel frattempo, infine, lo ribadiamo, il PEF 2024_2025 non è stato approvato né predisposto (con il rischio di danni erariali serissimi), il contratto di servizio tra Comune ed Acse continua a non essere aggiornato secondo lo schema predisposto da Arera (e cioè a non avere quei criteri di trasparenza e regolarità imposti dalla legge), e a Scafati si paga la Tari più alta della Campania.
Ci troviamo dinanzi ad una situazione – molto probabilmente voluta – di confusione normativa, contabile ed amministrativa: e per fare questo capolavoro hanno anche ripristinato il CdA dell’ACSE a spese dei cittadini.