Nota stampa. “La CISL FP ancora una volta resta basita leggendo le “accuse” rivolte dalla FP CGIL nei confronti della RSU eletta in tutte le liste delle restanti sigle sindacali, in occasione della sua mancata sottoscrizione dell’accordo integrativo decentrato relativo all’anno 2024 – parte economica.
Quello che CGIL considera un accordo capestro, e cioè lo spostamento di € 20.000 dalla performance individuale e collettiva verso il fondo delle Elevate Qualificazioni (ex Posizioni Organizzative), è presto spiegato: l’incremento di € 30.000 del fondo – parte stabile, rispetto al valore del 2023 e di cui € 20.000 sono state trasferite dal Fondo del Comparto a quello delle Elevate Qualificazioni, ha seguito la logica di equiparare tutti i dipendenti.
Tanto più che l ’accordo in oggetto è stato sottoscritto da CISL, UIL e CSA e dalle loro Rappresentanze Unitarie, esclusa solo la CGIL e la sua RSU: appare evidente che la sottoscrizione è stata considerata equa, equilibrata e pertanto confermata dall’essere stata condivisa da tutti gli attori, oltre che dalla parte pubblica.
L ’intenzione di attribuire a tutto il personale un equo trattamento è dovuto al fatto che fino all’anno scorso l’importo complessivo delle performance del comparto raggiungeva un valore pari quasi a quello totale delle posizioni organizzative, tant’è che la quota di performance annua del 2023 per il comparto si aggirava sugli 8.500 € pro capite; pertanto chi intende l’operato sindacale a tutela di tutti i dipendenti deve necessariamente avere una visione complessiva del personale nella sua interezza. Se non si fosse proceduto a taluni incrementi per alcuni incarichi di E.Q., per paradosso sarebbe accaduto che coloro che sono tenuti alla valutazione dei dipendenti che coordinano, avrebbero percepito una quota inferiore rispetto alla loro retribuzione, ingenerando una alterazione dei normali equilibri interni.
Pertanto, nel raccontare i fatti per come si sono svolti, e questo è verificabile da parte di tutti i dipendenti esaminando gli atti prodotti dall’ente, la CISL e la sua RSU continueranno a battersi per la giustizia e per la tutela di tutti i dipendenti nella loro interezza, non avendo l’attitudine di mettere gli uni contro gli altri, dal momento che si tratta di prestazioni che quotidianamente si devono rendere rispetto ai cittadini, indipendentemente dal ruolo che ciascun dipendente riveste.
La CISL e la propria RSU sono fiere dell ’atteggiamento sindacale tenuto presso il Comune di Scafati, anche per aver voluto fortemente la valorizzazione del personale riguardo alle Progressioni Verticali in deroga.
Quanto riportato sarà comunicato a iscritti e simpatizzanti nel corso dell’assemblea sindacale che si terrà prossimamente presso il Comune di Scafati”.

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