Sant’Egidio del Monte Albino – 26/12/2024
“Lo scorso 13 dicembre in Consiglio Provinciale di Salerno si è votata la proposta di legge referendaria che riguarda la porzione di territorio contesa tra il Comune di Sant’Egidio del Monte Albino e il Comune di Pagani. Mi meraviglia come amministratori d’esperienza facciano confusione tra due questioni completamente diverse. Sostenere la strada referendaria è un diritto sacrosanto di ogni cittadino italiano”. Lo sostiene in una nota Davide Pepe, coordinatore cittadino di Italia Viva Sant’Egidio del Monte Albino. “È uno strumento di Democrazia diretta disciplinato dalla Costituzione Italiana che non mira a sovvertire la pronuncia del Consiglio di Stato che arriva in punta di diritto e in quanto tale incontestabile. Ma questa non tiene conto della volontà dei cittadini che vogliono ritornare ad essere cittadini del Comune di Sant’Egidio, visto che tale questione non è competenza del Consiglio di Stato ma dei rappresentanti dei cittadini”.
In quanto coordinatore cittadino di Italia Viva Sant’Egidio del Monte Albino, Pepe si trova costretto ancora una volta a ribadire la sua posizione: “Ma, soprattutto a stare dalla parte dei quasi 1500 cittadini di questo territorio che da sempre si sentono Santegidiani. Si tratterebbe semplicemente di dare spazio alla ‘volontà popolare’, e mi meraviglia che a qualcuno questo aspetto interessi meno. Forse a Pagani pensano di aver acquisito un nuovo bacino elettorale? Sbagliano!
Ritornando al 13 dicembre – prosegue – fortunatamente, la maggioranza dei consiglieri provinciali ha preferito sostenere i cittadini verso una strada giusta, orientata non solamente alla giurisprudenza e ai fogli 3 e 4 del catasto, ma che riporta la discussione nell’alveo che merita, quello politico. Sottolineo che, riguardo il voto contrario espresso da Italia Viva sulla questione, la decisione mi trova in forte disappunto, quindi, nettamente in disaccordo con questa indicazione, avvenuta senza tener conto di tutte le volontà, ma solo per meri calcoli elettorali in città”. Conclude.
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