Su iniziativa dell’ANCE Aies Salerno nasce la “Consulta delle Costruzioni”, già a lavoro per condividere programmi e attività per la crescita del settore delle costruzioni.

Prendono corpo i lavori della Consulta delle Costruzioni, organismo che comprende l’Ance Aies Salerno, la CNA, Casartigiani, gli Ordini Professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti industriali, Geologi, Commercialisti), la Camera Amministrativa Salernitana, le Organizzazioni Sindacali e l’Università degli Studi di Salerno. Sul tavolo del confronto un aggiornamento sugli ultimi provvedimenti di interesse del settore, come la disciplina della Patente a crediti, le Norme Tecniche di Attuazione licenziate dal Comune di Salerno, nonché un primo giudizio “a caldo” sulle modifiche al Codice dei contratti pubblici apportate dal Decreto Correttivo ad un mese dalla pubblicazione. “Immaginiamo che questo percorso condiviso – dice il presidente di ANCE Salerno, Fabio NAPOLI – possa contribuire in maniera determinante alla crescita del comparto. Facendo squadra, condividendo con tutti gli attori della complessa filiera delle costruzioni, è quanto mai opportuno in considerazione delle sfide che ci attendono”. L’impegno congiunto è reso ancor più necessario in virtù delle ultime novità legislative. Il 31 dicembre scorso, ad esempio, è stato approvato il decreto correttivo al Codice appalti, necessario per accelerare il raggiungimento degli obiettivi del PNNR, soprattutto in relazione alla necessaria digitalizzazione dei passaggi. Il testo contiene molte misure di grande utilità come: la revisione prezzi, il maggiore allineamento alla disciplina dei settori ordinari rispetto a quella dei settori speciali e gli interventi volti a favorire una più celere ed efficace esecuzione dei lavori (CCT, varianti, anticipazione prezzi, ecc.). “Tuttavia – sottolinea il presidente Fabio Napoli – c’è una norma che presenta profili di criticità e che richiede un intervento immediato, pena potenziali ripercussioni negative anche sui lavori in corso ed è quella relativa al subappalto, ovvero la previsione secondo cui solo i subappaltatori possono utilizzare, in sede di qualificazione, i Certificati di Esecuzione Lavori (CEL) relativi alle prestazioni eseguite. La norma – dice Napoli – appare in contrasto con le regole europee e rappresenta un ostacolo indiretto alla possibilità di ricorrere a questo istituto che, invece, dovrebbe costituire un’utile modalità di coinvolgimento di micro, piccole e medie imprese nel mercato. Ed anche per questo immaginiamo che una filiera completa di tutte le componenti che ruotano intorno al nostro settore possano aiutare a crescere”. Ma ci sono alcuni capitoli relativi alla piena realizzazione del PNRR che necessitano di interventi correttivi, in particolare per quanto riguarda le norme sulla qualificazione in materia di subappalti e quelle sul caro materiali. “Il finanziamento di un piano straordinario triennale, per circa 180 milioni di euro, è un segnale molto positivo, che può rappresentare il primo passo verso la necessaria adozione di un più ampio piano di Rigenerazione Urbana, consentendo la riqualificazione delle nostre aree”. Il secondo intervento correttivo riguarda le misure sul caro materiali: la proroga per il 2025 va estesa anche alle tre grandi opere PNRR dimenticate dalla norma inserita nell’ultima Legge di bilancio. “Attendiamo – conclude Napoli – con fiducia anche questo passaggio di vitale importanza per il nostro settore”.

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