La questione dell’emigrazione giovanile dal Mezzogiorno d’Italia sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Recenti statistiche indicano che oltre 40.000 giovani hanno lasciato la provincia di Salerno negli ultimi dieci anni, con una perdita del 14,6% della popolazione giovanile tra i 15 e i 35 anni. È in questo contesto che Vincenzo Russo, segretario diocesano della FUCI e attivo membro di diverse associazioni dedicate alle politiche giovanili, ha lanciato un appello urgente per un cambiamento radicale.
Durante un convegno organizzato da Connecting Italy alla Fondazione BAnco Napoli, Russo ha sottolineato l’importanza di un dialogo non solo sul sostegno alle imprese del Mezzogiorno, ma anche sull’accompagnamento dei giovani che desiderano intraprendere una carriera imprenditoriale. “Purtroppo, molti di loro si trovano privi degli strumenti necessari per realizzare i propri sogni,” ha affermato, evidenziando la necessità di investire nel futuro dei giovani del Sud.
La fuga di talenti è un fenomeno allarmante che non riguarda solo le statistiche, ma ha un impatto diretto sulle comunità locali. “Un numero crescente di giovani lascia i nostri territori in cerca di opportunità migliori altrove, sia al Nord che all’estero,” ha dichiarato Russo. Secondo lui, è fondamentale valorizzare i talenti dei ragazzi del Sud, non solo per trattenere le menti brillanti nella loro terra natale, ma anche per costruire un’economia più forte e resiliente.
Russo ha messo in evidenza come il futuro delle aree interne dipenda da un impegno collettivo. “Solo attraverso un impegno collettivo è possibile creare un ambiente fertile per l’innovazione e lo sviluppo, garantendo che le loro capacità non vengano disperse, ma valorizzate nel luogo in cui sono nate,” ha aggiunto. La sua visione si concentra su una strategia di rilancio che coinvolga le risorse culturali, migliori infrastrutture di trasporto e un coinvolgimento attivo delle comunità locali.
Le parole di Russo si fanno ancora più incisive quando si riferisce alla necessità di un’inversione di tendenza. “Senza un’azione decisa e mirata, le aree interne rischiano di diventare sempre più spopolate, con conseguenze devastanti per le comunità locali,” ha avvertito. La sua commissione, attiva in Consiglio regionale, sta lavorando ogni giorno per promuovere iniziative che possano restituire speranza e opportunità ai giovani del Sud.
In un’epoca in cui l’innovazione e la creatività sono più importanti che mai, l’attenzione di Russo ai giovani rappresenta un passo fondamentale verso la costruzione di un futuro migliore per il Mezzogiorno. Le sue dichiarazioni non solo evidenziano una problematica urgente, ma offrono anche una visione di speranza e attivismo, invitando tutti a partecipare a questo processo di cambiamento. Solo così i talenti del Sud potranno trovare un terreno fertile per fiorire, contribuendo così al benessere economico e sociale della loro terra d’origine.