La Campania rischia di celebrare il funerale di chi fa i funerali. Sono circa 700 le piccole e medie imprese del settore onoranze funebri che sono seriamente preoccupate per l’impasse derivante dagli ultimi provvedimenti normativi emanati dalla Regione Campania per riorganizzare questo tipo di imprese. La CNA, confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa che aveva già espresso le perplessità e le preoccupazioni a sostegno delle centinaia di piccole e medie imprese campane del settore funebre, a rischio di chiusura dopo le delibere di giunta del 27 novembre 2017, ha deciso di proseguire con nuove iniziative di protesta, affianco della Sifa, associazione autonoma delle imprese funebri, presieduta da Giuseppe Carbone. Per questo dopo la “marcia dei carri funebri” del dicembre scorso, Cna e Sifa insieme hanno deciso di promuovere u gli STATI GENERALI DEL SETTORE. Il primo incontro interlocutorio è in programma domani, venerdì 8 giugno alle ore 18 presso l’Hotel Mediterranea di Salerno. Non è un caso la scelta di Salerno come tappa di partenza perché è su questo territorio che si registra una forte concentrazione delle imprese di piccola dimensione. E’ proprio a loro che è rivolta la massima attenzione e preoccupazione rispetto alla pubblicazione delle delibere della Giunta Regionale presieduta da Vincenzo De Luca del 27 novembre 2017, di poco differenti da quanto previsto dalla giunta precedente . “All’epoca della presidenza Caldoro – ha ricordato il coordinatore regionale di CNA, Francesco Geremia subito dopo la pubblicazione delle delibere contestate- la nostra Organizzazione aveva prodotto uno studio di fattibilità indicando come criticità da considerare proprio l’obbligo delle assunzioni a tempo indeterminato e continuativo di almeno quattro unità lavorative più il direttore tecnico per ogni impresa. Tale livello organizzativo, se pure auspicabile, si scontra con una realtà imprenditoriale costituita da piccole e piccolissime imprese artigiane e che avrebbero grandissima difficoltà a sostenere i costi derivanti da assetti organizzativi così come prefigurati dalla normativa regionale. Oggettivamente, se tali vincoli rimarranno, molte imprese anche con una lunga tradizione imprenditoriale alle spalle, saranno costrette a chiudere i battenti e a consegnare quella storia in altre mani”.

 

L’incontro di domani a Salerno si muove nella direzione di aprire ad un dialogo costruttivo con la Regione Campania. L’invito è, prima di tutto, alla partecipazione agli Stati Generali del Settore. “L’obiettivo è costruire un percorso congiunto affinché si possa realmente costruire un ponte di confronto ed aiuto a tante imprese – ha dichiarato il Presidente di CNA SALERNO, Lucio Ronca – il legame con un’importante associazione come Sifa, unito alle tenacia e alla determinazione della nostra organizzazione, oltre all’esperienza in questo settore, sicuramente rappresenta un solido pilastro ed un punto di partenza concreto per costruire e riorganizzare il settore, con rivolti positivi e proficui per per tutti”.funerale

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