Per noi nocerini, e per chi come me fin da bambino è andato al San Francesco accompagnato dal proprio papà, la sensazione è che quella Nocerina era la Nocerina di tutti. Se chiediamo a qualsiasi nostro concittadino, anche adolescente, la formazione di quegli anni, vedrete che la sapranno elencare. Se chiedessimo quella del 2011, per fare un esempio, non la ricorderebbe nessuno. E questa è la mia prima considerazione. Seconda considerazione, per me quel giorno fu bellissimo anche perché la telecronaca la fecero Matano di Salerno con il mio amico Guerino Buglione. Io ero con la radio vicino la salumeria della mia Grotti, A Ceccia. Mio padre invece era lì con il fratello ed una decina di amici, tutti ospite di mio zio, calabrese. I  Catanzaresi ci difesero, lo ricorderete, e ciò è stato sempre motivo di orgoglio per mio padre che era di quella terra. SENSAZIONI: Ieri quando ho visto Porcari da lontano l’ho riconosciuto subito, era con la moglie che ho avuto la sensazione avesse avuto dei problemi, camminava a stento e lui con amore la portava con la mano. Ho pensato, caspita per venire fin qui deve tenerci tanto a Nocera, e mi sono emozionato. Poi ho visto il mio amico Fabrizio, giornalista Rai, che ha avuto la cittadinanza onoraria, ho salutato mister Chiancone, per me il calciatore più forte che abbia mai avuto la Nocerina, il mitico Bozzi che comincia a piangere quando mette i piedi a Nocera e finisce quando va via. È il nostro Maradona. Ho visto amici di ieri e oggi, i fratelli Tamigi che hanno dato tanto alla Nocerina ma sono stati sempre poco apprezzati ed ingiustamente criticati, il Dott. Padovano che in un’amichevole salvò la vita a un calciatore, Raffaele Barrella, anche ieri tra noi. Ho visto anche componenti della nuova società, che mi auguro andrà bene. C’era Riccardo Caruso, anche lui in quella storia formazione e tra gli ideatori della serata di ieri. Poi Luciano Bove che era il terzo portiere, per me importante, perché mi spiegava i segreti del suo allenamento (lo faccio sull’asfalto, mi diceva). Dino Apuzzo con la moglie Fernanda, che mi hanno ricordato Guerino. Mi fa piacere aver visto il figlio di Antonio Orsini, avevamo preparato un video che lo ricordava, non so perché non è stato trasmesso. Bello vedere anche Bruno Frustaci, era lui il giornalista della Nocerina, con Tele Agro. E ieri ho voluto facesse lui le interviste per noi di Telenuova. Tra i presenti, l’amico tifoso Enzo La Croce. Tifoso vero. Lui da anni lavora fuori e quando passa per Nocera fa due tappe, va a salutare i suoi cari e va a vedere la sua, la nostra, Nocerina. E mi fa piacere anche che uno dei riconoscimenti è stato fatto consegnare da Alessandro Jovane, figlio di Ciccio, fotoreporter doc, a cui devo tanto ed a cui ho strappato qualche consiglio. Mi dispiace invece non aver visto i tifosi di oggi, di cui condivido la passione e la tanta beneficenza, ma poco apprezzo quei comportamenti che spesso portano a multe inutili oltre che salate. Mi dispiace non ci fosse Giovanni Oliva, detto baffone, storico magazziniere insieme a Manzi. Mi è sembrato strano. In ultimo, peccato non ci fosse il nostro Peppe Stazione. Anzi no. C’era. Ps. Grazie di cuore agli organizzatori Elia Pirollo, dell’associazione Noceracconta, ed io professor Lio Faiella per l’emozione che ci hanno donato.

 

Mario Marra

 

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