La forza di una squadra la si vede nei momenti di difficoltà. E la Paganese questa forza ce l’ha, senza ombra di dubbi. L’ha dimostrato a Lamezia, campo ostico, con annesso caldo ambientino organizzato ad arte per rendere il match ancor più complicato. Ma il campo ha detto azzurrostellati, in tutto e per tutto.

Costretta in dieci per quasi un tempo, per via dell’espulsione di Petrocco, la Paganese ha sciorinato buon calcio, grazie ad un complesso che fa dell’esperienza la sua arma in più. La presenza di alcuni elementi nei vari reparti non poteva non far lievitare il distacco dei valori sul rettangolo verde.

Una Paganese che ha saputo soffrire quando si è dovuta alzare la guardia, così come ha cercato sempre di pungere mettendo sul vassoio un altro prospetto di valore, giovane che può solo crescere, che risponde al nome di Pasquale Siciliano.

Il classe 91, gestito da Maurizio De Rosa, ha permesso alla Paganese con il suo sigillo di rimanere in vetta alla classifica senza la compagnia di altri team.

Mister Grassadonia, in vista della prossima sfida con l’Aprilia di domenica, e dopo il tour de force degli ultimi giorni, ha concesso alla squadra 48 ore e non 24 di riposo. Soltanto domani, a Casola, impianto sportivo del napoletano, gli azzurri torneranno a lavorare. Stamattina al "Torre" i non convocati e i calciatori che non sono scesi in campo ieri hanno svolto un allenamento agli ordini del preparatore atletico, il prof. Malafronte.

Telenuova.

 

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