Avrebbe un nome e un cognome la voce anonima che due giorni fa aveva telefonato al centralino del tribunale di Vallo della Lucania per annunciare la presenza di un pacco bomba, poi rivelatasi falsa. L’uomo, residente della zona, sarebbe stato rintracciato poche ore dopo la telefonata grazie a sofisticati sistemi tecnologici utilizzati dalle forze dell’ordine durante l’indagine svolta dal sostituto procuratore della Procura Alfredo Greco. All’ origine della telefonata anonima, il tentativo di sospendere l’udienza di un processo al centro del quale vi sarebbero motivi familiari. Sulla indagine e sulla individuazione del responsabile, non ha voluto commentare il procuratore capo della Procura di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo, che si è limitato a sottolineare "l’ottimo lavoro dei carabinieri e gli ottimi risultati raggiunti". Dopo l’annuncio della presenza del pacco bomba, erano state sospese tutte le udienze in corso e il palazzo di giustizia era stato evacuato, prima dell’ingresso degli artificieri e la conseguente verifica degli ambienti.