La Sampdoria non fa paura. La partita è tosta, difficile, complicata, ma se la Nocerina l’affronta come una finale, una partita secca, tutto può succedere.

E’ il succo del discorso che Gaetano Auteri ha fatto alla stampa questa mattina, prima della partenza per Genova, dove domani affronterà la favorita numero uno alla vittoria del campionato e che invece, almeno per ora, è il flop numero uno del torneo stesso.

D’altra parte, i rossoneri nello scorso turno hanno steso il Verona, giocando una delle migliori partite della stagione da quando è cambiato lo schema tattico, da quando il tecnico siciliano ha abbandonato le velleità di calcio spettacolo, adottando, ma solo per effettiva emergenza non per idea personale, le variazioni che hanno però provocato il tanto atteso scossone al gruppo e conseguentemente in classifica con i recenti risultati.

Samp senza Bertani, Costa e Berardi, squalificati, Padalino è infortunato, Pozzi andrà al massimo in panchina. Mister Iachini, reduce dal successo di Cittadella grazie alla doppietta di Pellè, vuole vincere sperando di ricevere buone notizie da Castellammare dove la Juve Stabia ospita il Varese che le è davanti di 4 punti in classifica. La Nocerina, che si è preparata minuziosamente sulle giocate da palla inattiva anche nelle ultime ore, deve cercare di dare continuità al successo con il Verona e giocarsi la super partita, quella da inserire nella bacheca della storia rossonera, perché un risultato positivo a Marassi, così come la vittoria dell’andata per 4 a 2, avrebbe comunque il senso dell’impresa da mandare ai posteri. Ecco Auteri e il suo pensiero: "Siamo consapevoli della forza della Sampdoria, ma affronteremo il match come una vera finale, solo così potremo annullare il gap che ci separa dalle compagini meglio attrezzate di noi sotto l’aspetto tecnico – ha detto Auteri – grinta e determinazioni dovranno essere le armi principali". Passaggio obbligato, quello legato alla gara di Coppa Italia con il Genoa che fece pensare ad una Nocerina da un destino diverso in campionato: "Ma quella era un’altra squadra e c’erano altre componenti, cambiate con il passare del tempo. Adesso è una Nocerina rifondata, mutata nell’aspetto anche tattico. Andiamo a Genova per fare bene e fa piacere che loro, per certi versi, ci temano, significa che siamo sulla strada giusta". 

 

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