Le proteste hanno fatto breccia nella cortezza della burocrazie. E sono riuscite a superare anche il rosso in cui annaspano le casse comunali. Ad horas la ripresa della raccolta della frazione umida dalle strade di Nocera Inferiore. Almeno per liberarla dalla nauseante morsa ingienico-sanitaria in concomitanza con la due giorni elettorale di domenica e lunedě. Viste anche le lievitate temperature. Impegno di spesa da parte del commissario straordinario Piero Mattei per il pagamento di un terzo di quello che spetta alla ditta TORTORA, cui va l’umido raccolto per le strade dagli operatori della Se.T.a. Ditta, la Tortora, che – pare – si sia fermata solo dopo tre lunghi mesi di rivendicazione dei pagamenti. La Se.T.a č stata giŕ sollecitata affinché attivi presso il suo cantiere nocerino tutte le procedure di conferimento alla ditta Tortora.
L’augurio di tutti č che si riesca quantomeno a toglierne il piů possibile dalle strade. I cassonetti rossi traboccano. La frazione non solo č in avanzato stato di decomposizione (con consequenziale rilascio dl famigerato percolato. I sacchetti sono ovunque dilaniati da randagi e ratti di notevoli dimensioni. L’esasperazione della gente, manifestata a piů riprese, aveva allarmato candidati e non sulla possibile scelta di molti di optare per la rinuncia al diritto di voto. In segno di protesta. Un’autentica bomba ecologia ai piedi di condomini, a ridosso di istituti scolastici di ogni ordine e grado e presidi sanitari, nelle immediate vicinanze dei mercatini rionali e, soprattutto, di quello settimanale del lunedě. L’intervento Se.t.a-Tortora avverrŕ in due fasi.