Violazione di domicilio aggravata, minaccia aggravata, violenza privata aggravata, tentata rapina aggravata, oltraggio a p.u., porto ingiustificato di oggetti atti offendere: questa la serie di contestazioni mosse al giovane, che questa notte ha sconvolto la quiete di via Trieste di Scafati. La locale Tenenza Carabinieri ha infatti proceduto all’ arresto nella flagranza dei reati suddetti di BERRITTO Francesco, cl. 1993, sul quale le cronache si erano già soffermate a luglio per un episodio di lesioni personali aggravate e danneggiamento. Stando alla ricostruzione operata, presso un condominio per civili abitazioni, il giovane, presumibilmente in stato di alterazione, a notte fonda, decide di sfondare la porta d’ ingresso dell’ abitazione a piano rialzato, dove c’è un signore che per il caldo sta preferendo dilungarsi nel vedere la televisione. All’improvviso, il fracasso, la porta divelta, la sagoma di un giovane nella penombra armato di due coltelli, la minaccia senza mezzi termini di avere le chiavi della vettura del malcapitato. Un solo fulmineo pensiero per il malcapitato: scappare e salvarsi !. Si precipita sul terrazzo e si butta giù sulla pubblica via. Il BERRITTO fa la stessa strada e si avvicina ad una Fiat Uno (che non è però quella del povero signore di prima); ne infrange il finestrino lato guida, apre la portiera per impossessarsene; il rumore attira l’ attenzione del proprietario sonnecchiante che, dal balcone del secondo piano, si affaccia e lo vede. Dopo averlo diffidato a desistere dal proposito, subisce però la veemente reazione dell’indagato. Questi, infatti, risale le scale fino a raggiungere la porta dell’abitazione di questa seconda vittima, prendendola a calci e così tentando di sfondarla, come già fatto prima. Il proprietario si fa coraggio, apre e viene fatto oggetto di analoga minaccia con i due coltelli da cucina, ma il disegno criminoso viene fortunosamente interdetto un po’ dalle grida disperate della mamma del signore che si sveglia e vede la scena raccapricciante e dal sopraggiungere di altre persone del condominio, attratte da trambusto e urla, che nel frattempo hanno richiesto l’ intervento dei Carabinieri. Gli operanti così giunti, fatti oggetto di ingiurie e sputi notano il BERRITTO disfarsi dei coltelli e tentare una vana fuga a piedi. A nulla vale il gesto di scavalcare una recinzione perimetrale, che invece lo fa cadere, permettendo ai militari prontamente di bloccarlo. L’arrestato è trattenuto in camera sicurezza, attesa udienza convalida.