ROMA – Una mossa dopo l’altra, la partita di Stefano Palazzi si gioca su due fronti: 24 condanne da difendere a denti stretti e impugnazione di alcuni proscioglimenti che gli hanno lasciato l’amaro in bocca. Il pm federale è al bivio, accontentarsi o rilanciare. Oggi scade il termine per presentare ricorso e sapremo quali assoluzioni (tra quelle emesse dalla Disciplinare la settimana scorsa) la procura deciderà di impugnare. Da quando è scoppiata Scommessopoli non era mai successo che fosse la procura federale a fare ricorso. Ma dopo due processi passati lisci, stavolta sul pm federale si è abbattuta la mannaia del proscioglimento di gruppo con tanto di polemiche al vetriolo. Le motivazioni di Sergio Artico non lo hanno fatto dormire per notti: impugno o non impugno, le domande che oggi (termine per presentare il ricorso per entrambe le parti in causa) avranno una risposta. È il filone barese che ha mandato Palazzi su tutte le furie: 8 proscioglimenti (compresa l’Udinese a rimorchio con quello di Simone Pepe ) non s’erano mai visti. Fino a oggi tremeranno in molti, se arriva la chiamata tutto torna in bilico. Certo, le motivazioni sul filone barese sono dure nei confronti delle fondamenta del castello palazziano: la non credibilità di Andrea Masiello è ormai pacifica, l’unica mossa di Palazzi (l’ultima) sarà far leva sui (pochi) punti deboli delle motivazioni. 

 

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