Non tragga in inganno il clima ferragostano, che avvolge le città nostrane in una inconsueta tranquillità: sulla vicenda cstp pesa una tensione non da poco, lontana dall’essere rientrata. Certo, ieri c’è chi ha parlato di “ritorno alla normalità”, con il 65% delle corse ripristinate. Un atto possibile grazie al riposizionamento sulla strada di 50 mezzi, gli stessi che erano stati trattenuti nelle autorimesse aziendali dall’impossibilità di provvedere agli interventi di manutenzione straordinaria di cui necessitavano: filtri dell’aria condizionata, pneumatici sgonfi,altre componenti meccaniche. Non c’erano i soldi necessari, fino a ieri. A sbloccare la situazione i 20mila anticipati dal comune di Salerno, giunti contestualmente alle cifre, ben più consistenti, appena sufficienti per inoltrare i pagamenti dello stipendio di giugno. Non la 14esima, che verrà, forse, saldata solo ad inizio settembre. Probabilmente negli stessi giorni in cui proverà a riunirsi l’assemblea dei soci, convocata dalla triade dei liquidatori anche per vagliare la provocazione (o prova di forza che dir si voglia) lanciata dagli stessi: regolino i comuni i propri debiti, il che consentirebbe di evitare il fallimento, o l’intero asset aziendale verrà messo in vendita