Il botta e risposta Grassani – Palazzi, ha sicuramente tenuto banco tra i tifosi della Nocerina. Nella giornata di inizio delle udienze per il secondo grado del processo sportivo sul calcio scommesse, il caso Grosseto e del suo presidente Camilli sembra non aver subito variazioni rispetto al primo grado.
Grassani è rimasto sulla stessa lunghezza di idee di qualche giorno fa, chiedendo il proscioglimento di Camilli perché questi, secondo Grassani, aveva denunciato alcuni episodi legati alla propria squadra e perché Iaconi non aveva detto nulla di quanto riferito ai pm nella prima parte dell’inchiesta (quella dove il Grosseto è stato penalizzato di sei punti per responsabilità oggettiva). Domani toccherà al caso Lecce-Semeraro. Mercoledì si prenderanno le decisioni, giovedì le sentenze. Venerdì mattino il Consiglio Federale dovrà decidere sul da farsi
Questo il botta e risposta Grassani-Palazzi (tratto da tuttosport.com)
L’avvocato Grassani chiede il proscioglimento di Piero Camilli, accusato dal suo ex ds Andrea Iaconi di aver fatto da mandante della combine di Ancona-Grosseto: "Quelle dichiarazioni di Iaconi, l’unico che parla di Camilli per via diretta e non de relato, non sono autoaccusatorie in quanto nella prima deposizione in procura federale si diceva all’oscuro di tutto, poi dopo la condanna a 4 anni in primo grado della Disciplinare, Iaconi diventa il collaborante, l’unico soggetto che accusa il Grosseto. Il laboratorio degli scommettitori, coloro che alteravano partite con finalità di scommesse, e Camilli risponde di responsabilità diretta per un illecito di partita pareggio di cui non c’entra nulla. Grosseto aveva avuto 8 partite in danno a questo signore, su 24 punti totalizza 3 per colpa di questo manipolo di infedeli. E improvvisamente alla trentesima di campionato, diventano tutti agnellini e chiedono autorizzazione al presidente? Questa è la classica partita secondo il sistema-Carobbio, questa è l’unica con gli stessi protagonisti ma un copione completamente diverso. È credibile? Questo presidente è negli atti, ha denunciato nel 2009 il comportamento anomalo dei suoi giocatori, ma purtroppo è stato tutto archiviato".
All’avvocato Grassani (e successivamente l’avvocato Bruno), replica il pm federale, Stefano Palazzi: “Ci sono riscontri formidabili, specifici e puntuali a tutte le dichiarazioni di tutti i perosnaggi coinvolti. Risulta che Camilli rifiutò richiesta di 100mila euro perché troppo esosa. E la procura ha anche escluso il mandato di Iaconi togliendo l’aggravante (della radiazione, ndr). Ma ci sono altri dichiarazioni: Carobbio e Acerbis che forniscono il quadro complessivo di questa vicenda. Il giudice in materia penale che dice quando le voci sono correnti possono assumere il valore di prova. Non va dimenticato che Grosseto era in ritiro punitivo a Norcia, e non vi era nessun ragionevole motivo della pretesa calunnia di Iaconi. Sappiamo che non basta far venire meno la credibilità del soggetto dichiarante per abbassare la pena. Anche la presenza di Camilli ad Ancona è un fatto anomalo". Durante la replica del pm federale, Camilli ascolta attento, si sbraccia e dice più volte no con la testa. E’ il momento della Nocerina con l’avvocato Stagliano, che chiederà di ottenere il posto del Grosseto in serie B come ripescata.