“Il premio per chi ha dato prova di rispetto per il lavoro e passione per Salerno, gli unici requisiti essenziali richiesti a chi vuole lavorare in una municipalizzata, sarà un contratto a tempo determinato in Salerno Pulita a partire dal 30 settembre 2012, giorno in cui terminerà il rapporto con la società di lavoro interinale Tempor. Poi si procederà ad un bando di concorso”. Sono queste le parole da Lei usate nel suo intervento durante l’incontro organizzato al Centro Sociale con i lavoratori interinali della Salerno Pulita. Lei pensa, signor Sindaco, di fare un favore ai 181 interinali della Salerno Pulita dicendogli che li assumerà, generando, contemporaneamente, illusioni in migliaia di giovani in cerca di prima occupazione procedendo ad un bando pubblico di concorso. La verità, purtroppo, è un’altra: i lavoratori hanno diritto ad essere assunti direttamente ed immediatamente. Il contratto collettivo nazionale di lavoro dei servizi ambientali del 30.06.2008 all’art. 13, comma 2, informa che i prestatori di somministrazione di lavoro non possono superare mediamente nell’anno l’8% dei lavoratori occupati dall’azienda con contratto di lavoro a tempo indeterminato. La Salerno Pulita con i suoi 300 dipendenti circa non avrebbe potuto assumere più di 24 interinali a fronte dei 181 utilizzati. La durata massima di una missione presso un’impresa utilizzatrice non può superare i due anni. Questi lavoratori è già da quattro anni che svolgono le proprie mansioni presso l’azienda. E’ evidente, d’altronde, la necessità del loro operato visto quanto accaduto nella giornata in cui sono venuti a mancare. E’ palese, pertanto, una violazione della normativa vigente ed in particolare la mancanza delle indicazioni e delle ragioni che hanno indotto all’assunzione dei lavoratori in regime di somministrazione. Qualsiasi giudice accoglierebbe il ricorso di questi lavoratori condannando la Società a ripristinare il rapporto di lavoro subordinato e al pagamento delle retribuzioni maturate da ciascun ricorrente. La invito, pertanto, a trattare il problema con pragmatismo stigmatizzando i sindacati (la GCIL in testa) a non percorrere la strada del più triste cerchiobottismo soliti come sono a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. La invito, altresì, ad intervenire sui costi della municipalizzata “Salerno Pulita” che, per i soli locali ubicati nella zona industriale (la maggioranza di essi sono vuoti), spende di fitto circa 40.000 euro al mese e che concede ad una componente del CdA la bizzarria e l’intemperanza di dimettersi per cattiva gestione dell’Ente per poi essere riassunta, dopo quindici giorni, come consulente esterno. Alla faccia del risparmio e della trasparenza!
COMUNICATO STAMPA ALLEANZA PER SALERNO