Numero chiuso, si riparte: cominciano martedì prossimo i test d’ingresso per accedere ai corsi di laurea a numero programmato, che in Italia sono Medicina e chirurgia, Odontoiatria, Medicina veterinaria, Architettura e Professioni sanitarie (22 profili dagli infermieri agli ostetrici ai logopedisti ai fisioterapisti). I primi a mettersi alla prova saranno gli aspiranti medici e odontoiatri, che il 4 settembre dovranno affrontare un "pacchetto" di circa 80 domande di cultura generale; mercoledì toccherà a chi aspira a seguire un corso di laurea in Medicina o in Odontoiatria, ma in lingua inglese.

In totale, i posti disponibili in tutta Italia per diventare medici sono 10.173; per fare gli odontoiatri sono 900. Ma la platea degli aspiranti é ben più vasta: sono 77 mila gli studenti che ci proveranno, e solo uno su 8 riuscirà nel suo intento. Dopo Medicina e Odontoiatria, il 6 settembre toccherà agli aspiranti architetti (8.720 posti), il 10 settembre ai veterinari (918) e l’11 si chiude con gli studenti interessati a diventare infermieri, ostetrici, logopedisti, fisioterapisti (circa 27.000 posti per 22 profili professionali).

UNIVERSITA’: MEDICINA; PROFUMO, DA NOI PURE STUDENTI STRANIERI – "Dobbiamo cominciare a dirlo chiaramente: è altamente significativo che ci siano studenti tedeschi, inglesi, americani, oltre che indiani o polacchi, che vogliono venire a studiare in Italia". Lo ha detto il ministro all’Istruzione Francesco Profumo, parlando con la stampa dei test di Medicina.

"Sul test di inglese – ha proseguito il ministro – quest’ anno il numero dei candidati e’ circa due volte, o due volte e mezzo, quello dell’anno precedente". "Il test potrà essere sostenuto, oltre che nelle sei città dove sono offerti i corsi di inglese – ha ricordato – anche in cinque sedi all’estero: Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Polonia, India". Riguardo alla spesa, il ministro ha detto: "In realtà non abbiamo ancora cominciato a lavorare". "Io confido che la revisione della spesa sia un nuovo modello organizzativo più che un taglio – ha concluso Profumo – abbiamo la necessità di investire di più nella scuola, nell’università e anche nella ricerca, ma nello stesso tempo anche di avere un sistema più efficiente".

 

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply