Federconsumatori si dice preoccupata per le possibili sorti del condono fiscale per i tributi dei Comuni: il colpo di scena della Cassazione, con sentenza n. 12679 del 30 maggio 2012, sancirebbe, per una fattispecie analoga in un’ altra regione, che il potere dei Comuni di deliberare condoni sui tributi propri non è esercitabile senza ben precisi limiti temporali, cioè per obblighi tributari fino alla data del 31-12-2002 e non oltre. La definizione, in via amministrativa, risulterebbe dunque ammissibile soltanto per le obbligazioni fino al 31-12-2002.
“Se fosse confermata l’interpretazione più ampia, sarebbe un colpo alle finanze già provate dei Comuni – ha osservato il Presidente Peppe Sorrentino – ed avrebbe ripercussioni gravi non solo per gli Enti locali, ma anche per i cittadini che oramai sono stremati dall’aumento del costo della vita e dalla sistematica perdita del potere d’acquisto che inevitabilmente si riversa su tutta l’economia e mette in crisi le attività commerciali".
“Auspichiamo, con l’occasione, che si possa portare la questione con urgenza alla conferenza Stato – Regioni anche per addivenire ad un provvedimento del Governo che consenta di includere le multe da Codice della Strada – continua Sorrentino – nelle operazioni di condono: sebbene la nostra Organizzazione sia da sempre infatti contraria a provvedimenti di tal sorta, è innegabile che la situazione di crisi delle famiglie e delle stesse amministrazioni dello Stato sia talmente grave da rendere necessari ed urgenti interventi assolutamente straordinari”.
Secondo Federconsumatori, infatti, “non è possibile che solo i colossi della Finanza stiano di fatto beneficiando di una situazione di crisi oramai fuori controllo, facendone pagare le spese ai cittadini".