E’ domenica mattina. L’ennesima da vivere per sé, per la propria nuova vita; ma senza aver chiuso i conti con la giustizia, questo diventa impossibile, prima o poi. L’ombra , l’onta del passato arriva come un rigurgito nauseabondo, attraverso un foglio di carta, l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Salerno pochi giorni or sono e che domenica mattina i Carabinieri della Stazione di Nocera Inferiore portano a domicilio. Per lui, nocerino, conosciuto da molti per il suo lavoro attento ai bisogni di sicurezza del cittadino, si aprono le porte del carcere, per un nuovo giudizio davanti alla sua coscienza: 3 anni e 8 mesi di reclusione per quegli atti di violenza sessuale consumati in casa in danno di una minore, di una bambina, non una bambina qualunque, ma sua figlia, quando non aveva ancora l’età per capire cose fosse davvero la vita. In suo favore, a distanza di 10 anni e fino alla fine, il dovere del silenzio, per noi il dovere di cambiare e ricordare perché non accada ancora un’altra volta.

comunicato stampa

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