Per imporre il loro predominio in quelle zone di Napoli (Bagnoli, Cavalleggeri d’Aosta e Agnano) precedentemente sotto il controllo dei D’Ausilio, gli affiliati al gruppo camorristico emergente adottavano azioni estremamente cruente. Come con la proprietaria di alcuni appartamenti di via Cavalleggeri d’Aosta da cui pretendevano il pizzo sugli affitti.
Un suo parente venne sequestrato e picchiato, minacciandolo di tagliargli le mani se la donna non avesse pagato la tangente.