Nocerina – Paganese si giocherà a Chieti, a porte chiuse, dunque i timori della vigilia sono diventati tristissima realtà. Sì, perché guardi il calendario e leggi anno 2012, ma nei fatti la decisione assunta dagli organi competenti, il Casms, ci riporta indietro di anni. Ma forse no, forse proprio quello che stiamo vivendo, almeno in Italia, è il periodo peggiore del calcio italiano. Infangato dalla presenza di frange di teppisti, di ragazzi indemoniati, frustrati, che sfogano la loro rabbia sociale in quella che resta uno dei campi dove tutto sembra possibile e le regole non vengono osservate: parliamo del mondo del calcio ovviamente.
Talvolta, si incorre nell’errore di fare di tutta l’erba un fascio, dicono in molti, ed è vero. Ma sembra strano che nel calcio italiano la parte buona non riesca mai a sconfiggere quella cattiva che rovina tutto. Gli episodi sono tanti e tali da aver convinto famiglie intere a rimanere a casa, ingrandendo le tasche delle tv satellitari che si sono mangiate il prodotto calcio sborsando comunque cifre considerevoli.
Nocerina – Paganese si sarebbe potuta giocare al San Francesco senza che nulla fosse successo sotto l’aspetto dell’ordine pubblico? Non lo sapremo mai. Di sicuro il precedente di Coppa Italia dell’agosto scorso, non lasciava pensare a nulla di positivo, poi però osservi le altre partite del girone, in particolare i derby, e ti accorgi che tutto fila via liscio senza problemi. Esempi? Al Curi nessun problema per Perugia – Gubbio, a Benevento tutto ok per Benevento – Avellino, e soprattutto a Latina, pomeriggio di sport, con poche emozioni sul campo, tra i pontini e il Frosinone, rivali accesissimi, divisi dalla storia, ma sugli spalti e fuori tutto è filato liscio come l’olio. Si dirà, Nocerina – Paganese non è la stessa cosa, è come un Pisa – Livorno, è come un Lecco – Como, è come uno Spezia – Carrarese, per citare alcuni dei match più a rischio. Ma intanto, in passato, Nocerina – Paganese si è disputato, e spesso a porte apertissime per i tifosi. Diciamocela tutta, oggi qualcuno non ha voluto prendersi la responsabilità di far disputare la gara alla presenza dei supporters delle due squadre. Forse a ragione, forse a torto. Di sicuro questa, e lo diciamo ancora una volta, è l’ennesima bocciatura per un territorio che avrebbe da preoccuparsi per ben altre vicende che non a quelle sportive e calcistiche.