Nella giornata di ieri e’ stato approvato un importantissimo punto all’ODG del Consiglio comunale di Salerno. Salerno compie un primo passo, importantissimo, verso la istituzione della figura del c.d. Garante per i diritti dei detenuti. In realtà in questi mesi, nei mesi che sono trascorsi di questa nuova consiliatura, grazie anche al lavoro del Gruppo Consiliare di SEL, è cresciuta l’attenzione sul tema carcere e, più in generale, sulle condizioni di tutta la comunità penitenziaria. Quello che era un tema, per lo meno in città, relegato a singole battaglie di associazioni e avvocati, e che pero’ Sinistra Ecologia e Liberta’ con grande determinazione da sempre ha portato avanti, e’ divenuto patrimonio di tutti da destra a sinistra, Sindaco ed Assessori, che in maniera compatta si sono ritrovati sul punto: e’ da qui si è partiti per porre le basi per la istituzione di questa importante figura, che contraddistinguerà Salerno e la sua comunita’ come un esempio di grande civiltà e cultura in Europa. Non è un caso che l’attuale Governo in carica, un governo tecnico, che ci hanno raccontato andare al di là dei partiti, abbia trattato quale primo punto all’ordine del giorno di uno dei primi consigli dei ministri, quale unico tema non strettamente di politica economico-finanziaria, il tema Carcere. Non è un caso che il Presidente della Repubblica G.Napolitano, periodicamente richiami l’attenzione del Parlamento sul punto. Non è un caso perchè la condizione dei detenuti, dei familiari di quest’ultimi, degli agenti di polizia penitenziaria, degli operatori tutti, è ormai insostenibile e drammatica. Non è un caso perché la questione carceraria rappresenta un indicatore della qualità della nostra democrazia. Come diceva Dostoevskij : Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.
Istituire oggi in una città importante come Salerno, con tante strutture detentive che gravano in provincia, la figura del Garante, significa rappresentare la vicinanza delle Istituzioni della nostra città a tutti i suoi abitanti, anche quelli considerati ultimi tra gli ultimi, quelli che spesso hanno sbagliato e che ancora piu’ spesso soffrono una condizione restrittiva della libertà personale non proporzionale alla reale gravità degli atti compiuti.
Noi di SEL immaginiamo che il Garante possa agire in tre direzioni:
1- quella del controllo e del monitoraggio della condizione dei detenuti e di chi, piu’ in generale, vive il pianeta carcere;
2- quella del contributo alla costruzione di percorsi che diano senso e significato all’esecuzione penale;
3- quella della soluzione di casi di micro-conflittualità che possano sorgere all’interno delle strutture e con le Istituzioni, pur naturalmente non sostituendosi, ma anzi collaborando, con gli organismi giurisdizionali preposti. Circa 500 detenuti, in un carcere che ne puo’ ospitare poco più della metà, attendono con ansia un voto che oggi aprirà la strada al riconoscimento anche dei loro diritti. Perché non è ammissibile derogare ai diritti fondamentali dell’uomo così come sanciti dalle carte internazionali e dalla nostra costituzione. Col Garante potremo dare voce a queste istanze; potremo rendere cittadini di Salerno anche i nostri fratelli che hanno sbagliato e che stanno pagando per questo. Possiamo rendere umana una condizione che la stessa Corte Europea per i diritti dell’Uomo ha giudicato piu’ volte "inumana".
SEL continua il suo impegno, ed io in prima linea con lei, affinché divenga effettiva la figura del Garante anche a Salerno. Sono certo dell’impegno trasversale i tutte le forze politiche.