Brutta sconfitta per il Napoli, che viene schiacciato 3-1 dal Dnipro nel terzo match del Girone F di Europa League. In Ucraina, la squadra diMazzarri va subito sotto al 2′ per un gol di Fedetskiy, bravo ad anticipareDossena. I padroni di casa trovano il raddoppio con Matheus (42′), prima del 3-0 firmato da Giuliano (19′ st).Cavani, entrato nella ripresa, accorcia le distanze su rigore da lui stesso procurato (75′).
LA PARTITA
Le risposte, ancora una volta, sono arrivate. Esiste il Napoli dei titolari e il Napoli 2. Il Napoli che vola in campionato e quello che prende batoste in Europa. Due squadre completamente diverse: per esperienza, intensità, qualità e concentrazione. In Ucraina, contro il Dnipro, la banda di Mazzarri sprofonda così come avvenuto ad Eindhoven. L’unica differenza è che gli azzurri, stavolta, riemergono dal buio più totale con l’ingresso in campo di Pandev e, soprattuto, di Cavani (7′ del secondo tempo), quando però è ormai troppo tardi per raddrizzare una gara già compromessa.
Neanche due minuti e il Napoli è sotto: punizione da destra, la palla si ferma in area piccola e sulla sfera, manco a dirlo, arriva per primo Fedetskiy, che anticipa Dossena e infila sotto la traversa. Gli uomini di Mazzarri faticano a creare occasioni e soffrono là dove, solitamente, dettano legge: sulle fasce. Mesto e Dossena non arrivano mai sul fondo e lasciano voragini in difesa, dove il trio Gamberini-Fernandez-Aronica non è all’altezza della situazione. Il Dnipro trova il bis al 42′, quando sugli sviluppi di una punizione Seleznyov serve Matheus di testa: Gamberini in ritardo e ucraini avanti 2-0. La partita cambia con Cavani, che si presenta con un palo di testa su cross di Aronica (57′). Le lacune in fase difensiva sono però macroscopiche, tanto che al 64′ Giuliano è liberissimo di calciare al volo da due passi: Rosati respinge ma, incredibilmente, è Zuniga a servire al brasiliano l’assist per il 3-0.
L’unico a non mollare fino alla fine è Cavani, abile a procurarsi e realizzare il rigore che serve solo ad accorciare le distanze. Una furia, il Matador, vicino al 3-2 all’89’ con un colpo di testa deviato in angolo dal portiere. L’ingresso in campo dell’uruguaiano non basta, però, per salvare le seconde linee dalla sconfitta. Il Napoli 2 è questo qua: Mazzarri, ora, l’avrà certamente capito.