La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione congiunta tra la Stazione Navale di Napoli e la Sezione Operativa Navale di Salerno, ha inflitto un duro colpo al fenomeno della pesca illegale nel Golfo di Salerno.

L’operazione, che rientra nel più ampio dispositivo di controllo predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, ha visto coinvolte le unità navali dei due reparti campani della Guardia di Finanza, che hanno effettuato un accurata perlustrazione della costa del golfo, monitorando i movimenti dei motopescherecci, alcuni dei quali già noti alle Fiamme Gialle, dediti alla pesca a strascico sotto costa, vale a dire entro un miglio e mezzo ove vige il divieto assoluto per questo tipo di pesca.

L’attenta perlustrazione, effettuata congiuntamente da nord e da sud in costante coordinamento fra le unità impegnate, ha stretto in una morsa i pescherecci intenti nell’illecita attività di pesca.

Quattro unità da pesca della marineria salernitana sono statesorpresein prossimità della costa del Comune di Atranicon le reti ancora calate in mare.

Prontamente è scattato il fermo e l’accompagnamento nel porto di Amalfi dove i Finanzieri hanno proceduto alla verbalizzazione ed al sequestro delle reti e del pescato.

A terra è stata fornita preziosa collaborazione dalla Capitaneria di Porto che, con l’ausilio dei militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Amalfi, ha collaborato nelle operazioni di verbalizzazione e di recupero degli attrezzi da pesca sequestrati.

Il prodotto ittico, dopo essere stato sottoposto a visita da parte dei veterinari dell’ASL SA 66, è stato devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli della provincia di Salerno.

Oltre al sequestro degli attrezzi e del pescato, ai trasgressori sono state erogate sanzioni amministrative per complessivi sedicimila euro, oltre alla trascrizione dei punti di penalità sui titoli professionali a carico dei comandanti, come previsto dalle recenti innovazioni legislative.

L’operazione offre un importante contributo all’opera di contrasto di tutte le attività illecite in mare, opera nella quale la Guardia di Finanza è costantemente impegnata.La pesca a strascico sotto costa, in particolare, costituisce una grave e devastante forma di aggressione all’eco-sistema marino, con danni che si ripercuotono anche sull’economia di un settore, quello della pesca, già fortemente provato da grosse difficoltà. Nelle scorse settimane, numerose sono state le segnalazioni di tale attività illecita fatte proprio dagli stessi pescatori che, operando nella legalità, sono i primi ad essere danneggiati da questo tipo di pratica. 

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