"L’allarme lanciato ieri a Salerno dal Procuratore Generale Lucio Di Pietro, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, va raccolto. Da tempo, infatti, anche la Cgil ha denunciato il rischio che la crisi possa determinare un salto di qualità delle organizzazioni criminali, le uniche in grado di disporre della liquidità necessaria per immettersi sul mercato e risolvere situazioni di crisi. E’ ora di porre rimedio con decisione e interventi mirati ad una situazione che rischia di inquinare in maniera irrimediabile l’economia salernitana". E’ quanto sostiene, in una nota, il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella. Secondo Tavella, "da una parte c’è la debolezza di alcune aziende che hanno problemi di liquidità e di mercato derivanti dalla crisi, dall’altro ci sono le organizzazioni criminali che hanno necessità di spendere e riciclare danaro sporco". "E’ necessario che tutti, dai sindacati alle associazioni imprenditoriali, dai partiti politici alle istituzioni, garantiscano la massima vigilanza, in particolare nei settori più esposti, affinché la pervasività dei clan sia frenata. L’influenza della criminalità, infatti, non è un fenomeno che riguarda solo le grandi aziende, ma anche le piccole attività al dettaglio, fino alle imprese di carattere familiare, che vengono rilevate senza scrupoli e con metodi violenti".