Per favorire il ‘rientro dei cervelli’ in particolare nel Mezzogiorno "abbiamo pronta una terapia d’attacco creando una sorta di palestra virtuale con obiettivi mirati" e "con un budget di circa 1,5 miliardi". Lo spiega in un’intervista al Mattino il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, sottolineando che intanto è già partito il ‘progetto dei messaggeri’ che porterà negli atenei di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia ricercatori oggi emigrati all’estero "per fare i tutor nelle nostre università ". Una sorta "di appello nazionalistico per avviare veri e propri laboratori viventi nel nostro Paese".    Quanto all’altro progetto "abbiamo individuato dei cluster sui quali investire. Nove settori che vanno dall’energia alla mobilità, ai beni culturali fino alle città intelligenti che diventeranno veri e propri incubatori di qualità sparsi sul territorio. E nei quali ci sarà lo spazio necessario per realizzare l’intera filiera: università-ricerca-azienda-professionisti. Piccole cellule che possano radicalizzare le attività sui territori aggregando anche quelle già esistenti. O creandone di nuove intorno a precise figure professionali. Abbiamo già fatto un bando. La selezione avverrà in base alle stesse regole dell’Ue".    E’ poi "fondamentale lavorare subito sul programma 2014-2020 relativo alla nuova programmazione delle risorse europee in cui per la prima volta il 50% del Fondo della coesione dovrà essere destinato al capitolo ricerca. Una carta importante per creare posti di lavoro di qualità nel Mezzogiorno". 

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