I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di poggioreale e della stazione di barra, insieme a colleghi del battaglione campania, della compagnia d’intervento operativo di bari e della compagnia speciale, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nei quartieri di san giovanni a teduccio e barra nel corso dei quali hanno tratto in arresto in flagranza di reato 2 persone. pagano giovanni, 24 anni, residente al corso sirena, già noto alle ffoo e ritenuto affiliato al clan camorristico dei “reale – rinaldi” operante a san giovanni a teduccio, è stato arrestato perchè si è reso responsabile di spaccio di stupefacenti. i militari del nucleo operativo l’hanno sorpreso in attività di spaccio all’interno di un locale seminterrato in via ravello, in zona ove opera il citato clan. l’uomo consegnava la droga usando un foro su un muro perimetrale attraverso il quale gli acquirenti pagavano e ricevevano eroina a 15 euro a dose.

un acquirente è stato fermato, identificato e segnalato alla prefettura.

nel corso di perquisizione sono stati rinvenuti nella disponibilità dell’arrestato circa 350 grammi di eroina circa 150 grammi di cocaina in dosi già pronte per spaccio.

arresto anche di un soggetto già noto alle ffoo per operare nella falsificazione di banconote: biondi guido, 63 anni, in atto sottoposto agli arresti domiciliari, resosi responsabile di falsificazione di moneta.

durante perquisizione domiciliare i carabinieri della stazione di barra hanno scoperto che nella sua casa in via serino disponeva di un banco da lavoro sul quale sono state trovate numerose banconote false in via di ultimazione, europee e degli usa, e materiale per la loro produzione (38 da 5 euro, 33 da 10 e 27 da 50 nonché 7 da 1 dollaro) oltre a 21 ologrammi in lavorazione per banconote da 50 euro, una tavoletta di compensato con lo stampo per banconote da 10 euro e materiale vario per la produzione (stampante a getto d’inchiostro, lente d’ingrandimento, solventi, colori, bisturi e carta).

entrambi gli arrestati sono stati tradotti nella casa circondariale di poggioreale.

nota stampa

 

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