Domenica sala straripante dell’Istituzione Scafati Solidale per la manifestazione del PDL, organizzata in previsione delle prossime elezioni politiche del 24 e del 25 febbraio per il rinnovo del Parlamento.
A testimoniare l’unità e la compattezza del partito che a Scafati ha dato prova, ancora una volta, di grande forza, il Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, promotore dell’incontro politico, il consigliere regionale Monica Paolino, il commissario provinciale nonché Ministro delle Pari Opportunità dell’ultimo governo Berlusconi e candidata alla Camera per il PdL nella circoscrizione Campania 2, On.Mara Carfagna, il coordinatore regionale del PdL, ex Ministro della Giustizia e candidato al Senato dopo Silvio Berlusconi, On. Nitto Palma.
Presenti tra la folla, tantissimi esponenti del partito giunti a Scafati per sostenere il PdL , primo partito a livello locale grazie all’opera messa in campo dal Sindaco Pasquale Aliberti e dalla sua amministrazione. Un lavoro di squadra energico, costante e grintoso che in cinque anni ha donato nuova linfa al Popolo della Libertà.
Tanti i temi affrontati, a partire dal fallimento del governo Monti fino ad arrivare alle nuove idee per rilanciare l’Italia e nello specifico i comuni, bersaglio principale dei tagli e delle manovre scellerate dell’ultimo governo.
Incisivo l’intervento del Sindaco Pasquale Aliberti (candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative), che ha fatto sentire di nuovo la sua voce su Patto di Stabilità, IMU, Tares e sui fondi comunitari 2014-20, temi già affrontati ampiamente nell’ambito dell’Anci nazionale di cui Aliberti è membro dell’Ufficio di Presidenza.
“Il nuovo governo – ha dichiarato in un passaggio del suo infuocato intervento – dovrà considerare un nuovo ‘Patto di stabilità’ in grado di svincolare gli investimenti dalla spesa corrente e rimettere in moto le grandi opere pubbliche da realizzare nei comuni; la nuova classe parlamentare dovrà, inoltre, abolire l’IMU sulla prima casa e far in modo che il tributo rimanga nelle casse dei comuni e rinviare al 2014 la TARES, imposta sostituiva della Tarsu introdotta dal governo Monti, che farà incassare 1 miliardo e 80 milioni di euro alle casse dello stato. Maggiore attenzione, bisognerà prestare alla ridistribuzione e all’utilizzo dei fondi comunitari 2014-20. Il 5% dovrà essere speso, infatti, per il Comuni: questa volta, la speranza è che tali fondi possano essere trasferiti direttamente ai comuni, senza il tramite della Regione. Infine, con forza, riteniamo indispensabile e necessario ripristinare il Fondo Nazionale per il Sociale e il Fondo per la non autosufficienza. Sul piano politico, invece, si faccia chiarezza nei rapporti con l’UDC regionale, perché non è più sostenibile che gli assessori Sommese e De Mita utilizzino il ruolo istituzionale che ricoprono per fare la guerra alle amministrazioni di centro-destra di questa regione: adesso basta!”.