La riorganizzazione sanitaria degli ospedali salernitani passa dalla campagna elettorale. Checché se ne dica il nesso tra le due cose è molto stretto. In ballo ci sono diverse decisioni. Certa sembra essere quella dello spostamento della pneumologia di Nocera e della fisiopatologia respiratoria di Cava al Mauro Scarlato di Scafati. Ci sono davvero pochi dubbi. Negli ultimi anni sono stati spesi quasi 2 milioni di euro per adeguare il reparto, che ad aprile dovrebbe essere regolarmente avviato. La conferma arriva dal vertice aziendale scafatese Alfonso Giordano. È già stato avviato l’iter burocratico per il trasferimento del personale. Già traslocata, invece, l’area oncologica dell’Umberto I al polo dell’Andrea Tortora. Una struttura che va incrementata ulteriormente. Da via Olivella passeranno, probabilmente, gli screening oncologici. Decisione che potrebbe comportare lo spostamento del centro diagnostico senologico del distretto sanitario di Nocera Inferiore al polo paganese. Una decisione avversata dall’interno, i medici e paramedici di via Giordano, infatti, sarebbero poco predisposti a lasciare una struttura cresciuta notevolmente nel corso degli anni e diventata punto di riferimento non solo per il territorio salernitano. Reparti che vanno e reparti che vengono. All’Umberto I, infatti, non si cede solamente, ma si acquistano posti letto. Ci sarà, infatti, una riorganizzazione degli spazi che prevede l’aumento di 12 posti letto in medicina e di 11 in cardiologia, più una serie di nuovi servizi correlati. Non proprio una sconfitta, se si pensa che per la burocrazia gli ospedali di Nocera e Pagani rappresentano un’unica struttura. Buone notizie per il “Fucito” di Mercato San Severino. La Regione Campania, con il decreto di approvazione del protocollo di intesa tra l’Ente e l’Università degli Studi di Salerno, gli assegna circa centoquarantanove posti letto, di cui trenta “a direzione universitaria”. Il piano di riordino tiene conto delle esigenze dell’Università per quanto concerne le attività didattiche e le ricerca scientifica ed è finalizzato a stabilire un’integrazione con le attività prettamente assistenziali ed organizzative dell’Azienda. L’annessione all’azienda “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” sarebbe risultata vincente.

Salvatore D’Angelo

 

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