Può una formazione come la Nocerina, votata all’attacco, a tratti spumeggiante e che punta sul gioco di squadra e non sui singoli, essere dipendente da un solo calciatore? Certo che sì. I numeri anche nel calcio non raccontano mai bugie. Quando nella Nocerina non segna il centravanti Felice Evacuo difficilmente arriva la vittoria. Soltanto in un caso, nel successo pre-natalizio contro il Sorrento, i molossi riuscirono a imporsi senza un sigillo personale del bomber di Pompei. Felice Evacuo è stato poi mattatore delle altre nove vittorie in campionato della Nocerina. Un gol contro Perugia, Avellino, Viareggio, Andria, Prato, Barletta e Frosinone, due con Catanzaro e Benevento, questo lo score di Evacuo con annessi tre punti arrivati in classifica per i rossoneri di Auteri. Insomma, nel calcio il gioco conta, il gruppo è importante, ma quando non hai elementi che fanno la differenza, oppure quando questi si fermano, diventa complicato raggiungere l’obiettivo. Ultimo esempio il match di Perugia. Anche in questo caso Evacuo si è bloccato, non ha timbrato il cartellino e la Nocerina si è fermata a tre minuti da un pareggio che sarebbe stato come oro colato.
Soltanto in una occasione poi, Evacuo ha realizzato una rete e la Nocerina non è riuscita a portare a casa la vittoria, parliamo della incredibile trasferta di Carrara quando, contro l’ultima della classe, i rossoneri lasciarono clamorosamente l’intera posta in palio.
E’ una Nocerina Evacuo-dipendente? La risposta è sì. La Nocerina è sicuramente dipendente dalle sue reti. I fatti parlano chiaro, i numeri non tradiscono. Evacuo è il principe di questa Nocerina sotto il profilo realizzativo. Quando viene fermato il panzer, ormai è noto, si bloccano, inevitabilmente, gli ingranaggi che portano la squadra di Auteri a vincere le partite. Si attendono dal campo conferme, o piacevoli smentite.
Giuseppe Della Morte