L’autopsia sul feto di 42 settimane, morto nel grembo materno a causa di un presunto soffocamento determinato dal cordone ombelicale, nell’ospedale di Santa Maria della Speranza di Battipaglia (Salerno), non ha fatto per ora piena luce sulle cause del decesso, avvenuto sabato scorso. Per la vicenda la Procura di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati cinque medici e quattro infermieri del reparto di ginecologica e ostetricia. Dall’esame eseguito dal medico legale Giovanni Zotti, infatti, non sono emersi dati dal punto di vista macroscopico che indicherebbero le cause del decesso. Il medico legale ha sessanta giorni di tempo per rispondere ai quesiti posti dai magistrati della Procura di Salerno. Saranno gli esami istologici dei prelievi effettuati nel corso del’autopsia e di tutti gli ‘annessi fetali’ (placenta, cordone, etc) a fare chiarezza. La donna, proveniente da Capaccio (Salerno), è giunta in ospedale lo scorso 18 febbraio. Lì è rimasta per molti giorni fino a quando, il sabato successivo, ha cominciato ad avvertire dolori sempre più forti. Il decesso del feto è poi avvenuto in giornata. Gli indagati sono accusati di interruzione colposa di gravidanza.