5 ore per arrivare alla richiesta di piena assoluzione di Alberico Gambino. Oggi l’arringa del primo dei due difensori dell’ex sindaco di Pagani, Alessandro Diddi che ha elencato le denunce di Amerigo Panico cercando di dimostrarne l’infondatezza . Clamoroso la del teorizzato ritiro, dietro minacce , di un ricorso contro una cartella Tarsu , arrivato, secondo Panico, nel 2008 , dopo una telefonata di Gambino. Secondo le indagini difensive di Diddi quel ricorso non fu presentato , nè ritirato nel 2008, ma solo due anni più tardi, il 19 ottobre 2010. Tempi sbagliati anche per le assunzioni . Panico aveva sostenuto di essere stato costretto ad assumere un elenco di «segnalati» di Gambino per evitare ritardi nel rilascio dell’agibilità del Pegaso. Secondo Diddi «le assunzioni arrivarono quando l’agibilità era già stata concessa da un mese. Sul parcheggio del centro commerciale “la monetizzazione non era obbligatoria e se il Comune avesse voluto danneggiare l’imprenditore sarebbe bastato dire no alla sua richiesta”. Sui collaboratori di giustizia “nessun riscontro oggettivo alle loro dichiarazioni”. Sulla questione «parcheggi comunali» la chiamata in causa dell’ex sindaco facente funzioni, Bottone: «ha firmato lui il passaggio a Multiservice dei dipendenti della cooperativa guidata dalla moglie di Michele D’Auria». A fine udienza, quando l’avvocato Diddi ha fatto un accenno alla figlia maggiore di Alberico Gambino, l’ex sindaco è scoppiato a piangere. Ultime due udienze martedi e mercoledi. Poi la camera di consiglio che porterà alla sentenza.
Michela Giordano