Dunque non ci fu camorra. L’unico episodio per il quale maturano due condanne, quella di Alberico Gambino (2 anni e 10 mesi) e quella di Giuseppe Santilli (2 anni e 8 mesi) riguardano la vicenda dell’assunzione , al centro commerciale Pegaso, di Antonio Fisichella. Leggiamo dalle motivazioni della sentenza dei Giudici : “Panico ha ricordato che, in un incontro avuto con Santilli e Pandolfi Elettrico nell’aprile 2009 nel proprio ufficio del Pegaso, il primo gli disse apertis verbis che, se non avesse assunto Fisichella, Gambino si sarebbe attivato per la revoca della denominazione di città turistica, la qual cosa avrebbe comportato la chiusura domenicale del centro Pegaso con rilevanti danni economici per la struttura. Che quella veicolata da Santilli fosse una minaccia plausibilmente pronunciata dal sindaco, risulta, in primo luogo, dalla circostanza, pure riferita da Amerigo Panico, che appena due giorni prima si era svolto un incontro con Gambino presso lo studio dello stesso Santilli”. Secondo i Giudici, inoltre, “ulteriori elementi di riscontro sono desumibili anche da fonti probatorie diverse dal Panico “ e chiamano in causa le dichiarazioni testimoniali degli imprenditori perugini Danilo Toppetti e Roberto Brandini e sottolineano che “probabilmente a causa dell’impossibilità per Panico di vincere le resistenze del Conad di Perugia che lamentava lo stato di pregiudicato della persona da assumere, l’atteggiamento del sindaco raggiunse un’insistenza ed una carica di prevaricazione prima mai necessarie. Del resto, questo contegno ben può essere inteso come la degenerazione di una situazione precedente comunque caratterizzata da un prolungato contesto di pressioni del sindaco sui Panico, anche se non accompagnate da minacce”.
Michela Giordano