Non è una partita come le altre. Inutile girarci intorno. Paganese – Latina, al di là dell’importanza per la classifica delle due squadre, rappresenta per gli azzurro stellati la sfida della rivincita, la possibilità di dimostrare che i pontini si sbagliavano, che il modo giusto per vincere non è quello degli uffici o attraverso le decisioni prese dall’alto, il giudice insindacabile nel calcio deve essere e sarà ancora una volta il campo. Paganese – Latina può essere sintetizzato così, alla stregua di un derby, un valore diverso perché il club laziale c’aveva provato a trasformare una buca accidentale, un buco nell’acqua per i ragazzi di Grassadonia. Non sarà così. Sul rettangolo verde del Marcello Torre stavolta non ci sarà voragine che tenga, la Paganese, in ripresa sotto il profilo dei risultati a seguito del successo di Carrara e con il pari di domenica contro il benevento, vuole vincere e acuire il momento delicato che sta invece vivendo il Latina di Pecchia, che da avvocato, ha subito una prima sconfitta visto che la partita prima vinta a tavolino grazie al giudice sportivo deve essere rigiocata. Una gara carica dai significati extrasportivi, premesso che qualunque società, probabilmente, si sarebbe comportata allo stesso modo del Latina pur di tentare di vincere senza giocare. E siamo agli aspetti tecnici. Sulla carta i pontini sono superiori, ma la Paganese è squadra tosta quando vuole esserlo, quando trova la concentrazione giusta per dimostrarlo. Rientrerà Fusco per la difesa, qualche novità ci sarà in prima linea con Scarpa che potrebbe giocare dall’inizio, mentre i nerazzurri, in netto calo anche dal punto di vista fisico, sanno che quella di giovedì è forse una chance determinante per tenere aperta la possibilità di vincere il campionato direttamente. L’Avellino è in fuga, ma il 14 aprile ci sarà il big match Latina – Avellino. In mezzo, dopo Pasqua, Latina a Benevento ed Avellino a Gubbio.
Giuseppe Della Morte