Uno scambio di lettere tra la comunità italo argentina con sede a Castellammare di Stabia e Papa Francesco, avviato da un giornalista argentino residente da 12 anni nella città delle Terme, Carlos Omar Bustamante, e a luglio prende il via un evento dedicato al nuovo Pontefice. Bustamante ha scritto una lettera come presidente dell’ "Ascia", associazione in sostegno delle tradizioni socio culturali degli italo argentini, subito dopo l’elezione di Bergoglio al soglio pontificio. "Gli ho scritto il giorno 16 e il 20 lui mi ha risposto – racconta Bustamante – Gli avevo indirizzato gli auguri da parte della comunità italo-argentina che rappresento, manifestando l’orgoglio di noi tutti per un argentino diventato Papa e chiedendogli parole di sollievo per chi soffre la distanza dalla propria terra d’origine e dalle proprie radici culturali". Carlos Omar non si aspettava una risposta tanto immediata. "Gli ho scritto in spagnolo e lui ci ha inviato una lettera sempre in spagnolo, semplice, toccante e commovente firmando Francisco ed é stata un’emozione unica – racconta ancora Bustamante – Avevamo già in programma un evento di scambio culturale italo-argentino per luglio. Ora sarà dedicato a lui. Alla Reggia di Quisisana saranno tre giorni di cultura, canti, danza, prodotti tipici locali, conferenze, storia, desaparecidos, eccetera. E verrà un ristorante ambulante argentino premiato in Europa, che ha la capacità di accogliere 400 persone. Un incontro con l’Argentina a 360 gradi". L’Ascia, che ha sede a Castellammare di Stabia, riunisce centinaia di italo argentini e argentini che vivono in Italia, ma è radicata particolarmente nell’area stabiese e nell’Agro nocerino-sarnese. Papa Francesco nella sua missiva ha parlato soprattutto del "ponte spirituale, familiare, di cultura e tradizioni che lega i popoli italiano e argentino", raccontando la sua esperienza che è fatta di emigrazione dall’Italia verso il Sudamerica. "Prego tutti i giorni per questi due popoli – ha scritto Papa Francesco – affinché Italia e Argentina crescano insieme, in collaborazione, comprensione, fiducia e stima reciproca". Prima della benedizione, Francesco ha chiesto ai membri dell’associazione di pregare per lui "perché ne ho tanto bisogno". "Chiederemo al Papa di poter pregare con lui in Vaticano – conclude Bustamante – spero possa ricevere al più presto l’associazione in udienza privata".

 

 

 

 

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