Il Piano di Zona Ambito s3 rende noto che nell’ambito del Programma nazionale  “Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti”, che si colloca all’interno del Piano d’azione Coesione (PAC) del ministero per la Coesione Territoriale, è destinatario di un finanziamento pari a euro 523.115,00 per l’infanzia e di euro 780.175,00 per gli anziani non autosufficienti.

Il Programma Pac è stato avviato d’intesa con la Commissione europea, per accelerare l’attuazione di programmi finalizzati a favorire la coesione tra le regioni dell’Unione europea riducendo le disparità esistenti. La sua attuazione è stata affidata al ministero dell’Interno, individuato quale autorità di gestione responsabile. Le risorse stanziate sono destinate alle 4 regioni ricomprese nell’obiettivo europeo “Convergenza”: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. I beneficiari naturali del programma sono i comuni, perché soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi di cura sul territorio. L’Ambito potrà avere accesso alle risorse una volta soddisfatti i requisiti organizzativi e progettuali richiesti dai piani territoriali di riparto. L’obiettivo posto è quello di potenziare nei territori ricompresi nelle 4 regioni l’offerta dei servizi all’infanzia (0-3 anni) e gli anziani non autosufficienti (over 65), riducendo l’attuale divario rispetto al resto del Paese. Per i servizi all’infanzia il programma mira a: aumento strutturale dell’offerta di servizi (asili nido pubblici o convenzionati; servizi integrativi e innovativi); estensione della copertura territoriale e sostegno alla gestione delle strutture; sostegno alla domanda e accelerazione dell’entrata in funzione delle nuove strutture; miglioramento della qualità e della gestione dei servizi socio educativi.  Per i servizi agli anziani non autosufficienti invece gli obiettivi sono: aumento del numero di anziani in assistenza domiciliare; aumento e qualificazione dell’offerta di servizi residenziali e semiresidenziali; miglioramento delle competenze di manager, operatori professionali e assistenti familiari; sperimentazione di protocolli innovativi di presa in carico personalizzata dell’anziano socialmente “fragile”.

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