Sono 139 gli utenti dell’ambulatorio oncologico di Materdomini , a Nocera Superiore, che dovranno essere sottoposti a screening per verificare l’eventuale infezione del port . La patata bollente affidata, dalla direzione dell’asl, ad un’equipe multidisciplinare interna al polo oncologico di Pagani, in parte gli stessi operatori che si sono accorti che qualcosa non quadrava        quando alcuni dei loro pazienti, che si recavano all’ambulatorio di Materdomini per la manutenzione del port, hanno cominciato a presentare sintomi di infezione. Sono stati proprio i medici di Pagani a suggerire all’asl di controllare quello che stava accadendo. In via precauzionale l’ambulatorio nocerino è stato chiuso, le sue attività spostate in uno nuovo presso l’Andrea Tortora , a cui fa capo anche l’equipe che sovrintende il protocollo di verifica di eventuali infezioni. Un protocollo complesso che prevede esami del sangue e culturali, radiografia, ecocardiogramma, ecodopller dei vasi del collo, profilassi antibiotica ed eventuale rimozione dello strumento. Nel frattempo una commissione conoscitiva dell’asl sta verificando a cosa siano riconducibili le infezioni, presumibilmente avvenute all’interno dell’ambulatorio di Materdomini. Agli atti dell’indagine interna anche l’esito di un’autopsia, eseguita su una donna, già malata di cancro ed utente dell’ambulatorio finito al centro dei sospetti, nel frattempo deceduta.

Michela Giordano

 

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