Un presidio per denunciare la democrazia calpestata. L’hanno inscenato stamane gli operatore del Piano di Zona dell’Agro ai piedi di palazzo Mayer a Scafati. I loro contratti sono scaduti il 9 maggio. I servizi sono fermi. Cosiccché l’utenza non solo è senza risposte, ma non ha neanche interlocutori cui rivolgersi. Invocati chiarimenti: in primis sulla posizione del coordinatore dell’ufficio di piano che doveva essere temporaneo, ma che resta in sella, inevaso com’è il nuovo bando per la copertura di quel ruolo; in second’ordine sui criteri che guideranno – se l amanovra andrà in porto – la scelta dei nucleo ristretto ci operatori dik cui il coordinatore si dovrà circondare fino al nuovo bando, come da mandato dei sindaci dell’ambito.

Patrizia Sereno

 

 

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