E’ uno spettro da 15 milioni di euro quello che aleggia sulla testa di agro invest e Comune di Scafati, dopo che la Sesta Sezione Civile della Corte di Cassazione ha depositato in cancelleria l’ ordinanza di rigetto, la prima di 60, relativa al ricorso presentato dalla società di trasformazione urbana con sede ad Angri  in merito alla vicenda delle procedure di esproprio dei terreni destinati ad accogliere l’area P.I.P. di Scafati. Si attendono, ora, quelli che, prevedibilmente, saranno i provvedimenti analoghi con cui verranno definiti gli altri procedimenti (circa 60) di questo “filone”. Ad aprire lo spiraglio positivo in favore degli espropriato è la vittoria conseguita dallo  Studio Legale Santacroce di Cava dei Tirreni che difende altri 19 proprietari dei terreni su cui verte la vicenda. Agroinvest era stata incaricata nel 2004, dal Comune di Scafati, di provvedere alla procedura di esproprio delle aree ricadenti nel P.I.P. e all’ assegnazione dei lotti .A seguito dell’offerta dell’indennità provvisoria di € 37,50 al mq , ritenuta irrisoria dagli espropriati,  è iniziato un contenzioso innanzi alla Corte di Appello di affinché quest’ultima accertasse la giusta indennità da riconoscere. Tali processi si sono tutti conclusi con sentenze favorevoli agli espropriati, che condannavano l’Agroinvest ed il Comune di Scafati in solido al pagamento delle giusta indennità, con una media rideterminata in € 73,00 al mq. Inoltre il Comune di Scafati e l’Agroinvest spa venivano condannate al pagamento delle spese processuali. Agroinvest alla  soluzione bonaria ha preferito impugnare i provvedimenti, fino alla Cassazione, che, ha rigettato le sue istanze .Va detto che nel frattempo l’Agroinvest spa non ha nemmeno provveduto al deposito delle indennità presso la Cassa Depositi e Prestiti così come determinate dalla Corte di Appello di Salerno. La Agroinvest e il Comune di Scafati si troveranno, con ogni probabilità ed ormai in via definitiva, di fronte ad un super-debito nei confronti dei proprietari dei lotti di terreno e dei loro avvocati, rientranti nella designata area PIP.Si tratta, in tutto, di una somma complessiva calcolabile in non meno di 15 milioni di euro.

Michela Giordano

 

Share.

Circa l'autore

Leave A Reply