Lo "scacco matto" segnato all’alba di ieri non è l’atto conclusivo: proseguono le indagini dei Carabinieri sull’ampia attività di spaccio di droga al quartiere Montevescovado. Agli interrogatori di garanzia dei 9 arrestati, che saranno eseguiti tra oggi e domani dal Gip Scermino, si affiancano gli accertamenti investigativi , ancora in corso, degli uomini dell’Arma. Innanzitutto di cerca "Don Mario", misterioso soggetto al quale più volte fanno riferimento due degli indagati nel corso di telefonate intercettate. Parlano di lui con deferenza, tanto da affiancare sempre il suo nome con l’appellattiv di "don" e , secondo i Carabinieri, potrebbe essere l’elemento cerniera con un potenziale secondo livello organizzativo del gruppo. Da altre intercettazioni evidente la provenienza napoletana della droga venduta a Nocera: hashish, cocaina ed eroina venivano reperite a Torre Annunziata e Scampia-Secondigliano. Prezzi convenienti quelli fissati per lo spaccio finale: 5 euro per una dose di fumo, 25 per una di cocaina o eroina. Particolarmente allarmante il dato concercente l’età dei compratori: si tratta , in gran parte, di giovanissimi, alcuni dei quali addirittura minorenni, quasi tutti identificati grazie alle immagini che, di volta in volta, venivano catturate dalla microcamera che i Carabinieri avevano piazzato di fronte all’ingresso del circolo San Giuseppe, dove era stato allestito il gazebo – postazione dell’attività di spaccio. Ogni volta che si verifcava una cessione, i Carabinieri fermavano, in uscita dal quartiere, i ragazzi che avevano appena comprato la dose, li portavano in caserma, identificavano e poi si facevano raccontare quello che sapevano su quanto avveniva nella piazza di spaccio sotto osservazione. In due mesi, tanto è durata l’ndagine, sono stati accertati decine di episodi di cessione di droga, per i quali non solo i 9 arrestati, ma anche gli ulteriori 11 indagati dovranno, a breve, rispondere di fronte ad un Giudice. Sul fenomeno droga nell’agro allarmanti le parole pronunciate ieri, in conferenza stampa, dal Maggiore Matteo Gabelloni, che ha segnalato come i prezzi bassi e l’ampia possiiblità di scelte tra droghe tradizionali e sintetiche stia sempre più coinvolgendo nell’uso di droga fette sempre più ampie della popolazione dell’agro che non corrispondono all’immagine clichè del drogato degli anni 80. Spesso si tratta di ragazzi di buona famiglia, professionisti, studenti, che cercano lo "sballo" solo nel week end e in particolari occasioni, come gite scolastiche o feste di compleanno.

Michela Giordano

 

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