Ieri mattina a Roma all’assemblea nazionale di Coldiretti "L’Italia è il futuro", sulla crisi e i giovani nel mondo dell’agricoltura, sono arrivati da tutte le parti d’Italia oltre 2000 delegati. Da Salerno sono arrivati oltre cinquanta imprenditori di Giovani Impresa Coldiretti: «Per la nostra provincia stiamo mettendo in campo diverse iniziative per fare in modo che Salerno diventi il centro agroalimentare del Mediterraneo – spiega la neo delegata Rosita Stoia, di 26 anni -. Tuttavia i problemi sono tanti, come l’accesso al credito, i costi elevati di produzione, una filiera troppo lunga. Occorre una politica che accompagni le giovani start up. Chi governa deve capire che l’unica modo per uscire dalla crisi è investire sul Made in Italy e, perché no, anche sul Made in Sud». Sulla provincia di Salerno è intervenuto anche il delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio, originario proprio della città campana: «Intravediamo un futuro per Salerno se investiamo sulla bellezza di una provincia che ha delle peculiarità che la rendono unica e inimitabile, basti pensare alle coste del Cilento e della Costiera Amalfitana. L’agroalimentare è il settore di punta del pil non solo per il salernitano, ma anche per tutta la Campania, quindi bisogna avere più attenzione alle politiche agroalimentari. Abbiamo un neo assessore Nugnes che, su impulso di Coldiretti, ha già liberato risorse per 30 milioni di euro in agricoltura. Dobbiamo confrontarci – ha concluso Sangiorgio -, sulla prossima programmazione comunitaria e fare in modo che si possa esaltare il grande valore dell’agroalimentare della nostra provincia».

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