Su richiesta del Sindaco Pasquale Mauri, il settore del Comune di Angri che si occupa della gestione territoriale ha relazionato sulle attività già svolte nei tre fondi di prefabbricati leggeri: Fondo Badia, Fondo Caiazzo e Fondo Rosa Rosa. 

Nella relazione dell’ingegnere Vincenzo Ferraioli, responsabile della UOC competente, si legge che, a seguito  dell’assegnazione  degli alloggi popolari  agli occupanti dei prefabbricati, le singole unità abitative, man mano che venivano liberate, sono state rese inagibili per evitare che venissero  rioccupate. I prefabbricati vandalizzati e incendiati presenti nell’area sono stati tutti abbattuti e smaltiti. E sono state smaltite anche le onduline in amianto che ignoti avevano ammassato nei pressi dei prefabbricati. Negli ultimi sei mesi sono stati autorizzati, con quattro determine. altrettanti interventi di bonifica e smaltimento. E il 27 maggio scorso sono arrivati i risultati di un’analisi commissionata dal Comune per verificare la presenza di fibre di amianto nell’area. In tutti i fondi in questione le fibre in amianto sono assenti. La bonifica completa dei tre fondi Badia, Caiazzo e Rosa Rosa comporta una spesa stimata di 1.750.000 euro. La stima è stata calcolata nell’ambito di  un apposito progetto di bonifica sottoposto ad approvazione della Regione Campania per il finanziamento. Le aree nel frattempo sono state delimitate e sottoposte a controllo per evitare ulteriori sversamenti. 

“La relazione del dirigente dell’ufficio tecnico mi soddisfa – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Mauri – e noi come parte politica non mancheremo di seguire da vicino tutta la vicenda, continuando a prospettare soluzioni, a ricercare risorse economiche e a sollecitare tutte le istituzioni e gli uffici che possono aiutarci. Stiamo per cancellare definitivamente dalla realtà angrese il trentennale obbrobrio dei prefabbricati post-terremoto. Le strutture comunali, da sole, stanno gestendo un’impresa complessa, che va dall’assegnazione di più di cento alloggi per decine di famiglie angresi alla gestione dei fondi liberati. Ci vuole tempo, ma nonostante tutti gli imprevisti siamo nei tempi che avevamo programmato. Il problema prefabbricati, con i suoi risvolti giuridici, patrimoniali, economici, tecnici, ambientali e soprattutto sociali, dopo più di tre decenni, si avvia a una soluzione. Ovviamente, non canteremo vittoria fin quando non sarà tutto riportato alla normalità, fin quando quelle aree non saranno restituite agli abitanti della città di Angri. Non capisco invece la voglia di polemica politica su una vicenda in cui tutti i veri rappresentati di questo territorio, coloro che dovrebbero difenderlo davvero, potrebbero attivarsi per l’invio di risorse economiche straordinarie. Se Angri vuole dimenticarsi dei prefabbricati, ognuno deve fare la sua parte. E quelli che oggi fanno allarmismo inutile e controproducente farebbero bene a fare qualcosa di concreto per la nostra comunità, alla quale ad ogni elezione vengono a chiedere i voti. Hanno già dimostrato in passato che, una volta eletti, invece di aiutarci, addirittura ci ostacolano. Come quando ci hanno tolto risorse già stanziate nel bilancio della Provincia di Salerno per la ricostruzione del Ponte di Via Fontane e per la bretella pedemontana Angri-Corbara, mandandole nel Cilento. La verità è che, per interessi di partito, stanno cercando di affossare la città di Angri”.

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