Clima rovente,ieri sera, all’assemblea dei soci del patto per l’occupazione. C’era da assumere una decisione importante: determinare la prosecuzione delle attività della società di concertazione. L’assemblea , composta da Sindaci e delegati delle realtà private partner, è divisa tra i pro e i contro alla sussistenza . La provincia di Salerno e i Comuni di Nocera Inferiore e Sarno  si sono detti propensi  allo scioglimento e alla scomparsa della società, che in un recente passato ha gestito fior di milioni che sono serviti per riqualificare strade, palazzi e quartieri delle città del comprensorio . Dall’altro lato, a difendere il patto territoriale,  tutti gli altri piccoli comuni dell’agro ed in più qualche realtà privata che vorrebbe che la società continuasse ad operare . Una posizione strana è stata assunta da Italia lavoro, il cui rappresentante più volte , nel corso dell’assemblea, ha ribadito il suo no al mantenimento in vita, senza spiegarne , però, i motivi, dando l’impressione che il suo no fosse anche e soprattutto un  messaggio politico .I sindaci dei piccoli e medi comuni dell’agro sono apparsi determinati a salvaguardare il lavoro dei dipendenti del patto e il mantenimento in vita della società, che potrebbe diventare l’unica a gestire i servizi sociali e occupazionali dell’intero agro. I sindaci a favore sono determinati anche all’acquisizione delle quote societarie della Provincia e di nocera inferiore e sarno. la riunione che si è protratta per qualche ora, alla fine non ha prodotto alcun risultato , né vi è stata l’approvazione del bilancio per cui i presenti , che detenevano la maggioranza ,hanno deciso di aggiornare la riunione tra 15 giorni , così da poter dare in quella occasione anche delle risposte ai dipendenti del Patto che ieri hanno assistito all’assemblea che non è stata certamente qualificante .

 

Pierino Califano

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